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settembre musica

"Le Rivoluzioni" di MiTo 2025 partono dal Lingotto con i capolavori del '900 e il maestro Chung Myung-whun

Mercoledì 3 settembre comincia da Torino l'edizione numero 19: 67 appuntamenti con la grande classica

"Le Rivoluzioni" di MiTo 2025 partono dal Lingotto con i capolavori del '900 e il maestro Chung Myung-whun

Il maestro sud coreano Chung Myung-whun. A destra, la Filarmonica della Scala

Il Valzer n.2, tratto dalla Suite per orchestra di varietà di Dmitrij Šostakovic, Šostakovic; il Concerto n. 2 in do minore di Sergej Rachmaninov; la Sinfonia n. 6 “Patetica” di Pëtr Il’icajkovskij: tre capolavori tra Novecento e tardo Romanticismo per l’apertura di “MiTo Settembre Musica 2025”. Energia, poesia e pathos nel concerto inaugurale che si terrà mercoledì 3 settembre all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, a partire dalle ore 20, e che vedrà protagonista la Filarmonica della Scala diretta dal maestro sudcoreano Myung-Whun Chung, recentemente nominato direttore musicale della Scala di Milano (entrerà in carica nel 2027). Al pianoforte siederà il giovane talento giapponese Mao Fujita.

Parte dunque dal capoluogo piemontese la 19ª edizione della rassegna musicale diffusa tra Torino e Milano, mentre il capoluogo lombardo darà il via al calendario meneghino giovedì 4 al Teatro alla Scala con la London Symphony Orchestra guidata dalla bacchetta di Sir Antonio Pappano (le due inaugurazioni saranno sostenute da Intesa Sanpaolo). Fino al 18 settembre sul tema “Rivoluzioni”, tema scelto dal direttore artistico Giorgio Battistelli (al suo ultimo mandato alla direzione del festival internazionale della musica) e simboleggiato nell’immagine guida della rassegna dal celebre dipinto “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo, si alterneranno sessanta appuntamenti tra concerti sinfonici, musica da camera, proposte multidisciplinari, spettacoli per bambini. Saranno ospitati in vari luoghi della città: nei teatri, nelle chiese, nelle sale da concerto, anche al grattacielo Intesa Sanpaolo, a Le Roi Music Hall.

Si celebrerà il cinquantenario della morte di Dmitrij Šostakovic con la sezione “Mitja e gli altri” e il centenario della nascita di Luciano Berio con la sezione “Berio e le avanguardie”. “Rivoluzioni - tempi di guerra, tempi di pace”, invece, proporrà la “musica che vuole rasserenare in tempi di conflitti”, mentre “Ascoltare con gli occhi” mescolerà musica, parole e movimento, offrendo esperienze multisensoriali e concerti in spazi inediti“Mitja e gli altri”, “Berio e le avanguardie”, “Rivoluzioni - tempi di guerra, tempi di pace” e “Ascoltare con gli occhi” sono le quattro direttrici lungo le quali si dipanerà il festival per indagare la musica di ieri e di oggi, da Vivaldi a John Cage, da Bach a Julius Eastman. Tra i protagonisti l’Orchestra Sinfonica di Lucerna con Michael Sanderling, la Holst Sinfonietta diretta da Klaus Simon, la Filarmonica e l’Orchestra del Regio di Torino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, I Pomeriggi Musicali. Ci sarà, poi, la star sud-coreana Seong-Jin Cho, Samy Moussa, con il suo primo concerto in Italia, l’Eliot Quartett di Francoforte che eseguirà l’integrale dei 15 quartetti per archi di Šostakovic. Artisti italiani di rilievo Maurizio Baglini, Davide Cabassi, Michele Marco Rossi, Alessandro Bonato, Alessandro Cadario, Tito Ceccherini, Manuel Zurria. Completano la programmazione i concerti dei Conservatori locali e di corsi di perfezionamento.

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