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La mostra

Ventinove artisti raccontano le Alpi che cambiano

Dal 13 settembre al 12 ottobre, Domodossola ospita opere su ghiacciai e biodiversità. Un percorso espositivo gratuito per riflettere sulla trasformazione dell'ecosistema montano

Ventinove artisti raccontano le Alpi che cambiano

I ghiacciai che si ritirano, la flora che cambia quota, la fauna che modifica i propri habitat. Le Alpi stanno vivendo una trasformazione silenziosa ma inesorabile, e l'arte diventa il linguaggio per raccontare questa realtà che spesso preferiamo non vedere.

A Domodossola prende il via "Accade ora. Effetti del cambiamento climatico sulle Alpi", un'esposizione all'aperto che dal 13 settembre al 12 ottobre trasforma via Rosmini in una galleria a cielo aperto. Ventinove illustratori e artisti hanno interpretato con stili diversi gli effetti del riscaldamento globale sull'ecosistema alpino, creando opere riprodotte su grandi pannelli di 100x140 centimetri.

Il percorso espositivo raccoglie le visioni creative di Alice Bambini, Giacomo Bettiol, Chiara Belmonte, Valentina Bongiovanni, Mirko Càmia, Fabio Consoli, Luca Di Bartolomeo, Andrea De Santis, Federico Epis, Luca Font, Ambra Garlaschelli, Sara Gironi Carnevale, Joey Guidone, Maria Martini, Chiara Morra, Kevin Niggeler, Ray Oranges, Vanessa Poli, Pierpaolo Rovero, Jacopo Rosati, Carlo Schmidt, Claudia Schioppa, Matteo Signorelli, Anna Spreafico, Mariana Tomaselli, Chiara Vercesi, Paola Vecchi, Benedetta Vialli e Chiara Zarmati.

Ogni opera invita a una riflessione concreta sui comportamenti individuali che possono fare la differenza. La mostra suggerisce diverse strade per ridurre l'impronta ecologica personale:

  • Orientarsi verso energie rinnovabili e spostamenti sostenibili;
  • Adottare scelte quotidiane più consapevoli per ridurre le emissioni;
  • Praticare un turismo più lento e rispettoso della biodiversità;
  • Aumentare la pressione politica e l'impegno nell'educazione ambientale.

L'iniziativa nasce dal progetto Interreg Italia-Svizzera "BlitzArt SensibilizzArte – l'arte come strumento di sensibilizzazione", coordinato dall'Associazione Musei d'Ossola insieme a Fondazione Canova, Ente Aree Protette dell'Ossola e Università del Piemonte Orientale. Il progetto vede la collaborazione del Comune di Naters e del World Nature Forum, Base Camp del patrimonio mondiale dell'Unesco "Swiss Alps Jungfrau-Aletsch".

Il catalogo dell'esposizione, distribuito gratuitamente a Domodossola, raccoglie tutte le opere commentate direttamente dagli artisti, accompagnate da un testo critico dello storico dell'arte Giorgio Caione. L'iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di Artoteca Di-Se, la prima realtà piemontese a promuovere il prestito domestico gratuito di opere d'arte originali.

L'inaugurazione si terrà sabato 13 settembre alle 17.30 in Largo Madonna della Neve, davanti all'entrata del Collegio Mellerio Rosmini, con una passeggiata dialogata a ingresso libero.

La mostra anticipa un'altra importante esposizione prevista per il 18 ottobre: "Suoni e segni di Vaia. La tempesta raccontata dai suoni, video e fotografie" presso il Collegio Mellerio Rosmini. Curata dal Mets-Museo Etnografico Trentino San Michele in collaborazione con l'Associazione Musei d'Ossola, l'esposizione offrirà fino al 23 novembre un'esperienza sonora al buio per rivivere il disastro naturale che ha abbattuto migliaia di alberi e distrutto 41mila ettari di boschi. Due artisti, l'italiana Donatella Mora e lo svizzero Joseph Lombardi, approfondiranno il rapporto uomo-natura attraverso le loro opere.

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