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L'iniziativa

Dal carcere alla passerella: tre detenuti di Verbania diventano stilisti del riuso

Grazie al progetto "Ri-vesti", Lorenzo, Michele e Thomas hanno trasformato abiti usati in una collezione completa

Dal carcere alla passerella: tre detenuti di Verbania diventano stilisti del riuso

Una passerella insolita e ricca di significato si prepara ad animare la casa circondariale di Verbania nella mattinata di venerdì 19 settembre. L'evento rappresenta il culmine del progetto di economia carceraria "Ri-Vesti", nato dalla collaborazione tra l'associazione Mastronauta e il Comune di Omegna, con l'obiettivo di far conoscere la realtà del carcere e sostenere le attività di rieducazione e reinserimento sociale.

La sfilata metterà in mostra i capi sui quali tre detenuti - Lorenzo, Michele e Thomas - hanno lavorato durante tutta l'estate, trasformando abiti usati in creazioni originali attraverso l'arte del riuso e del riciclo creativo.

Di questo trio di sarti improvvisati, solo Michele conosceva già l'arte del cucito prima del suo ingresso nel sistema carcerario. Le competenze le aveva apprese dalla nonna, ma è stata la detenzione a trasformare questa abilità in qualcosa di più profondo. Il cucito e il ricamo sono diventati per lui un motivo per affrontare le giornate con uno scopo, una passione che è riuscito a trasmettere prima a Lorenzo e successivamente a Thomas.

La collezione realizzata dai tre comprende un'ampia gamma di capi: abiti casual per il tempo libero, eleganti mise da sera, outfit da cerimonia e persino abiti da sposa, tutti nati dalla creatività e dalla voglia di riscatto dei detenuti.

Come spiega la direttrice del carcere di Verbania, Claudia Piscione: «L'associazione Mastronauta da tempo raccoglie abiti usati per poi organizzare mercatini: Michele ha avuto la possibilità di selezionarne un buon numero, avendo già l'idea di cosa farne. E così giacche da uomo sono diventate gilet da donna decorati con passamaneria e inserti in seta abitini arricchiti di voile e accessori si sono trasformati in mise da cerimonia e tanto altro».

Il défilé vedrà in passerella i volontari delle associazioni locali, a partire da "Camminare Insieme", realtà impegnate nel rendere la detenzione un'esperienza costruttiva per chi ha commesso errori e cerca una seconda possibilità.

La sfilata del 19 settembre sarà accompagnata dalle note dei musicisti della cappella del duomo di Novara e di Giobi Fasoli. La presentazione è affidata alla giornalista Claudia Carbone, che per l'occasione vestirà anche i panni di indossatrice. Al termine dell'evento, un momento di ristoro sarà offerto dall'ente di formazione Casa di carità-Arti e mestieri, con il servizio curato dagli allievi del Formont di Villadossola.

REINVESTIRE I PROVENTI NELLA FORMAZIONE
I fondi raccolti avranno una destinazione precisa, come illustra la direttrice Piscione: «Metà del ricavato lo utilizzeremo per nuove attrezzature per il laboratorio di sartoria e l'altra metà, come espressamente richiesto dai nostri tre sarti, per iniziative di formazione all'interno del carcere, in collaborazione con Sefors Vco».

Il Sistema edile per la formazione e la sicurezza, diretto da Marco Porini, ha già organizzato presso la casa circondariale un corso per piastrellisti. I progetti futuri prevedono l'attivazione di corsi da cartongessista e muratore, competenze molto richieste sul mercato del lavoro e immediatamente utilizzabili per la manutenzione della struttura carceraria.

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