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Contemporaneo

Artissima sarà "spaziale" e c'è la conferma: all'Oval anche nel 2026 e 2027

Tutto pronto per la fiera in programma dal 31 ottobre al 2 novembre. Molti stand in arrivo dall’estero. Tante le big torinesi

Luigi Fassi

Il direttore Luigi Fassi

Umanizzante, inaspettata e ricca di ispirazione”: così sarà Artissima 2025 per Luigi Fassi che la dirige ormai da quattro anni e che per questa edizione della Fiera internazionale d’Arte contemporanea, la 32esima (sempre con main partner Intesa Sanpaolo), ha scelto come titolo “Manuale Operativo per Nave Spaziale”, titolo preso a prestito dall’omonimo libro di Richard Buckminster Fuller. Perché, spiega Fassi, «secondo Fuller noi siamo come astronauti in una nave spaziale, teniamo la cloche della nave, ma ci manca il libretto di istruzioni per guidarla. Il nostro messaggio è che tutti possano contribuire con i propri mezzi a scrivere questo manuale». E per rimanere in tema di spazio «quest’anno – aggiunge Fassi – Artissima ha anche avuto il patrocinio dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana».

Sulla navicella che dal 31 ottobre al 2 novembre navigherà all’Oval del Lingotto – «l’Oval sarà la sede di Artissima anche nel 2026 e nel 2027» anticipa il direttore artistico – saliranno 176 gallerie dai 5 continenti, Oceania compresa. In maggioranza saranno gallerie straniere con una prevalenza dalla Germania, Austria, paesi dell’Est Europa e, «nonostante la Brexit» chiosa Fassi, da Gran Bretagna. I nomi torinesi sono quelli di Umberto Benappi, Biasutti & Biasutti, Mazzoleni, Guido Costa Projects, Luce Gallery, Franco Noero, Simondi, Tucci Russo e, da Cambiano, Société Interludio. Ventisei le gallerie che esordiscono per la prima volta sul palco dell’Oval. Alle quattro sezioni principali della fiera, “Main Section”, “New Entries”, “Monologue/Dialogue” e “Art Spaces & Editions”, si affiancano le sezioni “Present Future”, “Back to the Future” e “Disegni” con curatori provenienti da prestigiosi musei internazionali. Attesi i collezionisti, indispensabili stakeholder della fiera. Collezionisti privati e istituzionali. Come la Fondazione Arte CRT che quest’anno, annuncia la presidente Patrizia Sandretto, «incrementa il fondo di acquisizioni per la GAM e il Castello di Rivoli a 300 mila euro».

Artissima sono anche i premi13 in questa edizione –, e sono i progetti speciali, da Artissima Junior alle residenze d’artista in azienda di “Made in”, Artissima Digital e altro. Quest’anno ci sarà anche l’“anonymus art project”, un programma filantropico giapponese per promuovere l’arte contemporanea. Un progetto che Fassi definisce di «diplomazia culturale».

Artissima uscirà dalla fiera e andrà in città: alle Gallerie d’Italia con “The screen is a muscle”, progetto curato da Luca Lo Pinto, all’ex giardino zoologico con i “Mondi possibili. Dialoghi tra Arte e Letteratura. New Acid”, al Principe di Piemonte con Renato Leotta, alla Pinacoteca Agnelli con Paul Pfeiffer, alla Sandretto con Angharad Williams, e per Vanni Occhiali proporrà la capsule collection di Nicola Bizzarri

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