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Mole Antonelliana

Manifesti d'artista, una nuova mostra (con dieci gioielli unici) al Museo del Cinema

Fino al 22 febbraio 2026 in selezione dieci pezzi rari realizzati da artisti eclettici

La corazzata Potemkin

Il manifesto de La corazzata Potemkin

Si arricchisce la proposta del Museo nazionale del cinema, che affianca dal 20 ottobre fino al 22 febbraio alla mostra di fotografie “Pazza Idea” una nuova esposizione, “Manifesti d’artista”, in cui sono presentati alcuni manifesti cinematografici di particolare rilevanza storico e artistica.

«L'idea – spiega il direttore del Museo, Carlo Chatrian – è nata dall'acquisizione, lo scorso anno, del manifesto di Rodčenko per “La corazzata Potëmkin”, per circa trentamila euro. Abbiamo una collezione di 540mila manifesti, ne abbiamo scelti dieci d'artista per questa selezione sperimentale, dieci veri gioielli».

La selezione – tutta relativa a materiali di proprietà del Museo, una scelta che valorizza il patrimonio e permette anche di contenere i costi, senza rinunciare alla qualità – spazia dal Futurismo di Enrico Prampolini e del disegnatore satirico e scrittore Filiberto Scarpelli all’eleganza grafica di Toddi e Vera D’Angara, fino al genio creativo di Enrico Baj e Renato Guttuso.

«Gli autori di questi manifesti – commentano le curatrici della mostra, Nicoletta Pacini e Tamara Sillo – erano personaggi eclettici, veri artisti. L'immagine guida scelta è un'opera unica: l'attrice e illustratrice russa Vera D'Angara si è infatti ritratta da sola, caso eccezionale, per la promozione del film “Al confine della morte” di cui era protagonista. Si ritrae aggraziata ed eterea, accarezzata da una pioggia di fiori, immersa in un paesaggio mosso dal vento, riuscita interpretazione Liberty che volge già all’Art Déco».

Alcuni manifesti hanno oltre un secolo di vita, altri sono più recenti: non sono, infatti, presenti solo film della stagione del cinema muto ma anche l'epoca del sonoro, che ha avuto i suoi manifesti d'artista per registi come Giuseppe De Santis, Francesco Rosi e i fratelli Taviani.

«Molti sono pezzi rari e preziosi – aggiunge il presidente del Museo, Enzo Ghigo – e con questa mostra vogliamo anche ricordare tutti coloro che qui al museo si adoperano per la conservazione del nostro patrimonio».

Per promuovere la mostra ad un pubblico più ampio il Museo ha pensato di creare un biglietto speciale, al costo di 4 €, che permette ai visitatori di accedere direttamente all'esposizione, collocata al piano terra della Mole Antonelliana, senza dover pagare l'intero (da 16 €) per tutte le altre aree.

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