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"Il lago dei cigni" in versione fiabesca: il Balletto dell'Opera Nazionale di Riga sbarca al Regio

Il balletto nazionale della Lettonia debutta al Regio con una sontuosa versione bavarese dell'opera di Cajkovskij

"Il lago dei cigni" in versione fiabesca: il Balletto dell'Opera Nazionale di Riga sbarca al Regio

L'imponente scenografia de "Il lago dei cigni"

Ormai si sa, è diventato un must, un cult delle feste di fine anno e anche nel cartellone del Regio quel balletto di puro incanto, banco di prova su cui da più di un secolo e mezzo si sono confrontate le più grandi étoile internazionali, non poteva mancare. Ma a dare un tocco di magia in più a “Il lago dei cigni” di Cajkovskij, che il pubblico potrà vedere nel tempio della lirica torinese da venerdì 19 a venerdì 28 dicembre per dieci recite, sarà la sontuosa e fiabesca versione del Balletto dell’Opera Nazionale di RigaOspite per la prima volta al Regio, The Latvian National Ballet, nome originale dell’unica compagnia professionale della Lettonia, accompagnata dall’ Orchestra del Regio diretta da Martins Ozolins e con la messa in scena del suo direttore artistico Aivars Leimanis, porterà sul palco di piazza Castello un mirabile esempio di arte coreografica di fine Ottocento.

«La nostra produzione mantiene lo spirito classico - spiega Leimanis - e introduce una dimensione visiva nuova, ispirata alla Baviera di Ludwig II. È un trionfo dell’amore e della luce sulle tenebre, senza, però, cancellare del tutto l’ombra del male». Una versione, la sua, che prevede anche una nuova variazione per il principe Siegfried e alcune danze aggiunte, ma che rimane fedele alla coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov, quella che, con il compositore Riccardo Drigo e di Modest Cajkovskij, fratello del musicista, al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel 1895 fece rivivere questo capolavoro dopo un oblio durato quasi vent’anni - era il 1877 quando “Il lago dei cigni” debuttò al Teatro Bol'šoj di Mosca per essere, poi, quasi dimenticato -. La danza eterea e raffinata della timida Odette e quella travolgente e ricca di virtuosismi della perfida Odille, il cigno bianco e il cigno nero, si intrecceranno in uno spettacolo, cui fa da sfondo la Baviera del Castello di Neuschwanstein e del Palazzo di Linderhof.

Vi si narra l’amore contrastato del principe Sigfried per la principessa Odette, che, vittima del sortilegio del perfido mago Rothbar, cui lei ha negato il suo amore, viene trasformata in cigno. Ad una festa nella reggia di Sigfried il mago presenta al principe la propria figlia Odile che ha assunto le sembianze di Odette. Il principe le giura allora amore eterno. A quel punto il mago rivela la vera identità della fanciulla e Odette, destinata alla morte, scompare nelle acque del lago. Sigfried, disperato, decide di seguirla: è proprio questo suo gesto a rompere l’incantesimo consentendo ai due giovani innamorati il lieto fine. Ad arricchire la storia le scenografie di Juan Guillermo Nova e i costumi di Robert Perdziola.

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