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Dal Papa al premio Nobel per la pace
Quante star per "Cinemambiente"

Dal 5 all’11 giugno è in programma la 26ª edizione

Dal Papa al premio Nobel per la paceQuante star per "Cinemambiente"

Papa Francesco in "The Letter"

Cinemambiente torna dal 5 all’11 giugno per la sua 26ª edizione e si presenta con un ricco programma di film, ospiti e approfondimenti. «Un festival che si svolge tutto l’anno - spiega il direttore del Museo del cinema Domenico De Gaetano - e che vede anche tante scuole coinvolte, fondamentale vista l’importanza dei temi trattati. Un festival per cui abbiamo stanziato un budget di 320mila euro». Si comincia con il Papa e si finisce con un Nobel, con tanti grandi nomi del cinema internazionale e documentari di grande attualità: «Il film d’apertura è straordinario - commenta il direttore del festival - avremo con noi in sala l’arcivescovo di Torino Roberto Repole per il film “The Letter”, in cui vedremo Papa Francesco al lavoro insieme a cinque persone impegnate in prima linea sul fronte ambientale da lui convocate per scrivere l’enciclica “Laudato si”». A chiudere sarà invece il Nobel per la Pace Muhammad Yunus, economista e banchiere bengalese “padre” del social business e del microcredito.

Una scena della pellicola "Stranger Beats"



Ma c’è spazio anche per tanto cinema: 82 film in arrivo da 38 Paesi e da 5 continenti, il premio alla carriera al regista russo Victor Kossakovsky e l’incontro con il cileno Pablo Larrain, autore di “Tony Manero” e “Spencer”; la retrospettiva sul georgiano George Ovashvili, anche membro della giuria, e il premio Ciak verde, attribuito a un personaggio dello spettacolo impegnato nella difesa dell’ambiente, che va per quest’edizione ad Andrea Pennacchi, magistrale interprete del film “Pluto”. «Infine i film - conclude la responsabile della programmazione, Lia Furxhi - che affrontano i temi centrali dell’ambientalismo di questo periodo: dalle nuove miniere sul fondo degli oceani per estrarre metalli alla crisi idrica e alimentare dei prossimi decenni, dal fenomeno dei grandi incendi al nucleare civile, senza dimenticare i movimenti giovanili».

Dal 5 all’11 giugno è in programma la 26ª edizione

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