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L'imbarazzo reale

Kate sgomenta: il capo della sua Onlus per i bimbi ha ucciso un uomo

Un altro duro colpo per la Principessa

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Kate Middleton (foto: Depositphotos)

Un grande imbarazzo per Kate Middleton. Dopo queste tormentate settimana tra i pettegolezzi relativi ad un'amica del cuore del principe William e il fallimento dell'azienda di famiglia dei genitori, spunta un'altra nuvola nera sul suo ruolo reale: il capo della suo ente di beneficienza dedicato ai bambini ha un passato da criminale.

Un'altra ghiotta notizia per i media anglosassoni che si sono buttati a capofitto in questa nuova vicenda che coinvolge il direttore generale di  Action For Children, il sessantenne Paul Carberry.

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L'uomo è stato nominato ai vertici dell'ente di beneficenza dove Kate è molto attiva, solo pochi mesi fa, ma nessuno nel team della Principessa si era accorto del suo passato assai oscuro.

E in particolare del fatto che, appena sedicenne Paul era finito e in carcere per aver ucciso un uomo su un treno 

 Sostengono i giornalisti che assediano Kate e scavano nella sua vita e nel suo entourage che nessuno aveva registrato i precedenti dell'uomo. E ciò nonostante i controlli accurati e le verifiche certosine delle credenziali, che Buckingham Palace mette in moto per ogni individuo che aspiri a lavorare per la Royal Family. Ma non solo: viene fatto notare con evidenza che nessuno tra gli stretti collaboratori di Kate Middleton si era accorto di aver approvato un omicida per la carica di direttore di una charity appoggiata dalla principessa del Galles.

Logico chiedersi ora come abbia fatto Paul Carberry a passare lo screening, un minuzioso esame che va  ben oltre il semplice controllo del curriculum. E qui si accendono dubbi e sospetti, visto l'iter minuzioso, le ricerche sul passato, la ricerca addirittura di confidenze sulle abitudini e le amicizie di chiunque si avvicini, anche solo con il ruolo di valletto alla Royal Family. 

Paul Carberry, che ora ha 60 anni e riceve uno stipendio annuale di oltre 170mila euro per la sua carica di direttore generale, ha subito spiegato di essersi pentito delle sue azioni e di aver causato dolore alle famiglie delle sue vittime. La principessa non ha commentato pubblicamente. Ma un portavoce della Famiglia Reale si è affrettato a precisare che i principi del Galles erano ignari del passato criminale del loro collaboratore. 

Dai responsabili di Action for Children arriva invece la conferma di aver sempre saputo del passato criminale di Carberry e di averne informato Buckingham Palace già prima dell’insediamento. E così il giallo diventa sempre più gustoso per la stampa. Qualcuno vuole forse screditare la Principessa?  

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