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Un genio delle App, una moglie trovata sul Web e una cicatrice: adrenalina pura

Juan Gomez-Jurando con un altro thriller dello stesso universo della "Regina rossa"

Un genio delle App, una moglie trovata sul Web e una cicatrice: adrenalina pura

Che Juan Gomez-Jurado sia un eccellente autore di thriller era assolutamente chiaro con la trilogia di “Regina rossa”, ma anche le altre sue opere, che si inseriscono sempre nello stesso universo, sono rivelatrici di un certo talento. E di capacità di tenere alta la tensione, anche quando buona parte del canovaccio fa un po’ Nikita...

In “Cicatrice” (Fazi Darkside, 20 euro, traduzione di Elisa Tramontin), uscito a pochi mesi da “Il paziente”, troviamo una bambina ucraina che, dopo aver visto sterminare la propria famiglia, cerca un ex soldato dal quale farsi addestrare e trasformare in uno strumento di vendetta. Parellamente, anzi diciamo pure inizialmente perché è lui l’io narrante del romanzo, incontriamo Simon Sax, programmatore informatico americano, genio della matematica, che a poco più di trent’anni potrebbe diventare milionario, grazie a una rivoluzionaria App che sta per cedere a un colosso informatico, con un padrone-guru un po’ Steve Jobs un po’ Zuckerberg. Il guaio è che potrebbe anche perdere tutto, perché c’è un test disperato da affrontare prima della ricchezza.  E come se non bastassero la pressione, i debiti e via dicendo, Simon è solo, disperatamente solo, da sempre e ancora di più dopo la morte tragica dei genitori e con le cure del fratello Arthur, affetto dalla sindrome di Down.

Per questo Simon entra in un sito di incontri dove conosce l’ucraina Irina, e si fa raggiungere negli Stati Uniti. Irina ha una cicatrice sul viso, ma non è quello il più particolare dei suoi segreti. Poi, il giorno in cui il socio di Simon viene ucciso e Irina inizia a comportarsi stranamente, il grande gioco degli errori può cominciare...

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