Matilde li tiene sempre svegli
così imparano a fare i genitori

Ora che la parte più complicata è alle spalle, possono godersi la loro vita a tre. O meglio, a sette, perché ci sono anche i cani che fanno parte da sempre della famiglia. Ma è chiaro che molta dell’attenzione di Federica Pellegrini e Matteo Giunta almeno per queste prime settimane sarà sulla piccola Matilde. L’annuncio della nascita ha voluto darlo lei, postando quasi subito una loro immagine sui social.

Powered by

Adesso però parla lui, intercettato dagli inviati del settimanale “Chi”. E svela che il carattere della bimba si è visto fin da subito, compreso il fatto che li abbia fatti aspettare e dannare: «Il travaglio, non lo nascondiamo, è stato estenuante. E i membri dell’équipe che ci ha accompagnato in questo viaggio sono le persone più vicine agli angeli che abbiamo mai incontrato. Poi è arrivata lei e io mi sono innamorato senza neanche vederla. Mi è bastato sentire il primo vagito». Impossibile dire adesso a chi somigli, ma «le infermiere e l’ostetrica hanno detto che è una piccola Matteo, poi però guardandola… Il naso sì, è il mio, la bocca è più come quella di Fede». Giunta sta facendo fin da subito i conti con il fatto che notte e giorno ormai sono la stessa cosa e si dorme poco, ma ci sta perché l’amore che provano per la figlia è molto superiore anche alle ore di sonno perse. E confessa che anche per la campionessa olimpica è un traguardo importante: «Questo è diverso, è tutto diverso, completamente.

E’ la magia della vita, appunto, forse la massima espressione della vita e della creatività. Penso non ci sia gioia più grande per lei, per me, per noi. Fede dice che quando la guardo ho gli occhi a cuore, potrebbe persino essere un po’ gelosa perché in fondo sono gli stessi occhi a cuore che ho per lei. L’amore si moltiplica, è una cosa che stiamo scoprendo piano piano grazie a lei». Ma perché Matilde? «Ci piaceva, sulla femmina eravamo d’accordo. Poi, in effetti, nella storia della famiglia di Fede un riscontro c’è, la sua bisnonna si chiamava Matilde ed era una donna molto carismatica, è stata una motivazione in più».