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Lo studio
21 Maggio 2024 - 11:35
La guerra in Ucraina ha avuto effetti devastanti non solo sulle popolazioni umane e le infrastrutture, ma anche sulla fauna selvatica. Un fenomeno particolarmente preoccupante è il cambiamento nelle rotte migratorie delle aquile anatraia maggiore, una specie già a rischio di estinzione.
Da quando è cominciata l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, gli esemplari di aquila anatraia maggiore hanno dovuto modificare drasticamente le loro rotte migratorie per evitare le zone di conflitto armato. Queste deviazioni forzate e le soste ridotte lungo il percorso potrebbero avere conseguenze gravi sul loro status già precario.
Uno studio condotto dai ricercatori britannici dell’Università dell’East Anglia, in collaborazione con il British Trust for Ornithology e l’Università estone di Scienze della Vita, ha documentato attraverso il tracciamento Gps di 19 esemplari, come la guerra abbia costretto questi rapaci a volare più lontano e in modo meno diretto verso i luoghi di riproduzione.
Le aquile hanno percorso in media 85 chilometri in più, con le migrazioni che sono diventate più lunghe, passando da 193 a 246 ore per le femmine, da 125 a 181 ore per i maschi. Un numero ridotto di rapaci si è fermato in Ucraina prima di ritornare ai luoghi di riproduzione, con solo sei esemplari su 19 (30%) che hanno fatto scalo rispetto ai 18 (90%) del triennio 2018-2021.
Un esemplare di Aquila Anatraia Maggiore
Questi cambiamenti nel comportamento migratorio possono avere ripercussioni significative sulla salute e capacità di riprodursi delle aquile, aggravando ulteriormente il rischio di estinzione. Le deviazioni implicano una maggiore spesa energetica, poiché gli uccelli devono volare per distanze più lunghe senza fermarsi nei luoghi abituali dove avrebbero potuto nutrirsi e riposare.
Il conflitto armato può avere impatti di vasta portata sull’ambiente, compresi cambiamenti nel comportamento degli animali. Lo studio fornisce la prima prova quantitativa di ciò, mostrando come le aquile in migrazione abbiano effettuato deviazioni per evitare eventi di conflitto e abbiano trascorso meno tempo a fare rifornimento nei siti di sosta.
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