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Immobiliare
03 Settembre 2024 - 12:30
Negli ultimi anni, il mercato degli affitti per studenti fuori sede ha visto un aumento significativo dei prezzi, rendendo sempre più difficile per molti giovani trovare un alloggio accessibile. Questo fenomeno sta creando una barriera economica che rischia di compromettere il diritto allo studio per molti studenti universitari.
Secondo recenti rapporti di Immobiliare.it Insights e Idealista, i prezzi delle stanze in affitto sono aumentati in media del 7% rispetto all’anno precedente. Le città più colpite da questo incremento sono Milano, Bologna e Roma, dove il costo di una stanza singola può arrivare a superare i 600 euro al mese. A Milano, ad esempio, il prezzo medio per una stanza singola è di circa 675 euro, mentre a Bologna si aggira intorno ai 506 euro.
L’aumento dei prezzi è accompagnato da una crescente domanda di alloggi. La richiesta di stanze singole a Roma è aumentata del 62% in un solo anno. Questo incremento è dovuto in parte alla crescente attrattività delle grandi città universitarie, che offrono maggiori opportunità accademiche e lavorative. Tuttavia, l’offerta di alloggi non riesce a tenere il passo con la domanda, contribuendo ulteriormente all’aumento dei prezzi.
Per molti studenti fuori sede, trovare un alloggio a prezzi accessibili è diventato un vero e proprio incubo. Le spese per l’affitto si aggiungono a quelle per le tasse universitarie, i libri e il costo della vita quotidiana, rendendo sempre più difficile per le famiglie sostenere economicamente i propri figli durante gli studi. L’Unione degli Universitari (UDU) ha denunciato questa situazione, sottolineando come studiare e abitare nella stessa città stia diventando un lusso riservato a pochi.
Anche per quanto riguarda le stanze doppie, i costi continuano a salire. A Milano, un posto letto in una stanza doppia costa circa 353 euro al mese. Per chi non è amante della convivenza, questa cifra potrebbe sembrare più allettante, ma la realtà è che diventa sempre più arduo trovare soluzioni realmente economiche, anche in città meno centrali come Napoli o Brescia.
Secondo le analisi condotte da Idealista, l'offerta di stanze è in aumento, ma i costi non mostrano segni di flessione. Le città di Milano e Roma, che dominano il mercato, rappresentano da sole metà dell'intera offerta a livello nazionale. Nonostante un incremento del 14% nel numero di stanze disponibili, i prezzi continuano a registrare aumenti vertiginosi. Anche a Palermo e Modena, dove l'offerta si è ampliata del 49% e del 74% rispettivamente, i prezzi seguono la stessa tendenza: più stanze, ma con costi sempre più proibitivi.
Sebbene l'offerta sia cresciuta in molti capoluoghi, i prezzi continuano a salire. Monza è al primo posto con un aumento del 75%, seguita da Verona e Parma. In città come Torino e Reggio Emilia si rilevano lievi diminuzioni dei costi, ma il panorama complessivo resta decisamente gravoso. Anche Milano, pur registrando una modesta flessione dell'11% per alcune tipologie di stanze, non offre significativo sollievo a chi cerca di contenere le spese.
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