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il piatto forte

Macafame, un dolce autunnale
rustico con i sapori d’un tempo

Nato dall’ingegno delle famiglie contadine che non sprecavano nulla

Macafame, un dolce autunnalerustico con i sapori d’un tempo

Il macafame

Il macafame è un dolce autunnale tipico della tradizione veneta, il cui nome è già tutto un programma: in dialetto locale significa infatti “ammazzafame”. Questo dolce rustico nasce dall’ingegno delle famiglie contadine che, in tempi difficili, cercavano modi per non sprecare nulla. Pane raffermo, frutta di stagione, latte e pochi altri ingredienti venivano uniti per creare un dolce povero, ma incredibilmente sostanzioso e ricco di gusto. Il macafame era un piatto perfetto per saziarsi nei lunghi pomeriggi autunnali dopo una giornata di lavoro nei campi, e ha saputo conservare nel tempo il suo fascino genuino e autentico, diventando un simbolo della cucina tradizionale veneta.

Questo dolce è uno di quelli che meglio racconta la storia di un territorio e di un’epoca, dove ogni ingrediente aveva il suo valore e veniva recuperato in modo creativo per trasformarsi in qualcosa di buono. Oltre al pane secco, il macafame può essere arricchito con mele, pere, fichi secchi, uvetta o noci, frutta di cui in autunno vi era abbondanza. Non esiste una ricetta fissa: ogni famiglia ne conserva una propria versione, tramandata di generazione in generazione, in cui gli ingredienti variano a seconda di ciò che si ha a disposizione e del gusto personale. Alcuni aggiungono anche un po’ di grappa o di vino dolce per aromatizzare e rendere il dolce ancora più saporito, altri usano una spolverata di zucchero in superficie per renderlo croccante.

Per preparare il macafame, è necessario ammollare il pane raffermo in abbondante latte, fino a quando non diventa morbido e si può sbriciolare facilmente. Una volta che il pane ha assorbito il latte, si aggiungono le uova, la frutta fresca o secca tagliata a pezzi, zucchero e una piccola quantità di farina, quanto basta per legare il tutto e dare consistenza. L’impasto ottenuto viene poi versato in una teglia ben imburrata e cotto in forno a temperatura media, finché la superficie non risulta dorata e croccante. Il macafame, una volta sfornato, si gusta sia caldo che freddo, mantenendo il suo sapore autentico e la consistenza morbida all’interno e lievemente croccante all’esterno.

È un dolce che si presta a essere consumato in ogni momento della giornata: come colazione energetica, come spuntino pomeridiano o come semplice dessert dopo i pasti. Questo dolce rustico ci riporta ai sapori di un tempo, alla dolcezza naturale della frutta e al profumo inconfondibile del pane, ricordando a ogni morso la semplicità e la ricchezza della tradizione veneta. Il macafame non è solo un dolce, ma un pezzo di storia popolare, una memoria gustativa che racconta l’ingegno delle famiglie contadine e il calore delle antiche case venete in autunno, dove il profumo di pane, frutta e latte scaldava l’aria e l’anima.

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