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Tecnologia made in italy

È italiana l'auto a guida autonoma più veloce del mondo: toccati i 285km/h

La Maserati MC20, anch'essa italiana, è stata guidata da un sistema di intelligenza artificiale sviluppato dal Politecnico di Milano

La Maserati MC20 Coupé e il team di AIDA

La Maserati MC20 Coupé e il team di AIDA

Una Maserati MC20 Coupé, condotta da un sistema di intelligenza artificiale sviluppato dal team AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Politecnico di Milano, ha stabilito un impressionante record di velocità, toccando i 285 km/h. L'evento si è svolto nel tardo pomeriggio del 7 novembre presso la pista dell'Aeroporto dell'Aeronautica Militare di Piacenza San Damiano, in condizioni di fitta nebbia. Questo traguardo costituisce l'attuale record mondiale di velocità per un veicolo di serie interamente guidato da un'intelligenza artificiale, senza alcun intervento umano a bordo. “Naturalmente l’obiettivo non è tanto vincere in velocità con questi veicoli", ha spiegato a Fondazione Leonardo Sergio Matteo Savaresi, responsabile scientifico del progetto e Direttore del Dipartimento di Elettronica, Informatica e Bioingegneria del Politecnico di Milano. "Noi testiamo situazioni estreme per riuscire – entro il decennio – a far decollare il car sharing nelle città più inquinate, in modo da ottenere una massiva rinuncia all’auto di proprietà, ridurre drasticamente il traffico e quindi il forte inquinamento di città come Milano, Brescia o Roma.” Savaresi continua sottolineando che questi test, condotti a velocità elevate in ambienti protetti e senza la presenza di un supervisore umano, consentono di valutare in maniera sicura la robustezza, stabilità e rapidità di reazione del sistema di guida autonomo in condizioni estreme. Lo scopo finale è accrescere la sicurezza in situazioni impreviste a basse velocità, tipiche degli scenari di mobilità urbana.

Per quale motivo il car-sharing potrebbe registrare un'impennata con l'introduzione di veicoli guidati dall'intelligenza artificiale? "Attualmente, la principale limitazione di questo servizio, specialmente in metropoli come Roma, risiede nella difficoltà di raggiungere il mezzo prenotato", spiega Savaresi. "Affinché vi sia un veicolo disponibile nelle immediate vicinanze di ogni abitazione, sarebbe necessario riempire la città di automobili. L'idea è quindi quella di sviluppare una flotta di veicoli in grado di raggiungere autonomamente il cliente, garantendo la stessa comodità di un'auto parcheggiata nel proprio garage o sotto casa, ma con costi decisamente inferiori, specialmente dal punto di vista ambientale e sanitario", aggiunge Savaresi. Una volta che il cliente avrà preso il veicolo, potrà guidarlo lui stesso; tuttavia, la chiave del successo risiede nella capacità di consegnare il veicolo a destinazione con costi contenuti. Quando tutto ciò diventerà realtà, "le famiglie italiane inizieranno a rinunciare alla terza automobile, poi alla seconda e, infine, ci si auspica, anche alla prima auto di proprietà", prevede l'esperto. Questo rappresenta un sogno per un Paese che possiede un parco auto eccessivamente vasto, il quale sottrae spazio pubblico alle città e contribuisce a livelli di inquinamento dell'aria che ci pongono tristemente al vertice in Europa, anche per quanto riguarda il numero di morti premature. Tuttavia, il progetto è già in fase di sviluppo, con una flotta di Cinquecento elettriche condivise pronte per essere lanciate, sebbene in forma sperimentale, entro il 2030.

La velocità registrata a Piacenza segna l'attuale record mondiale di velocità per un'automobile di serie guidata da un sistema AI. Tuttavia, lo stesso team è anche trionfatore in altre competizioni internazionali di guida autonoma: detiene il record assoluto di velocità per auto a guida autonoma, stabilito con un veicolo prototipo AV-21 della Indy Autonomous Challenge (una derivazione della Dallara IL-15, impiegata nelle competizioni americane IndyNXT), che ha toccato i 309 km/h presso il Kennedy Space Center in Florida, USA, nell'aprile del 2022. Come si è giunti a questo traguardo? "Il percorso è stato lungo e arduo – ricorda Savaresi –. L'Italia e tutta l'Europa adottano normative rigorose riguardanti questo tipo di veicoli, che, in teoria, non possono circolare su strade aperte al traffico, per esempio. Ottenere le autorizzazioni necessarie è estremamente complesso, ma dopo circa sei mesi di sforzi, nel 2023, abbiamo ricevuto il via libera per operare anche su strade aperte al pubblico, e abbiamo potuto partecipare alla nostra prima 1000 Miglia con una Maserati a guida autonoma, anche grazie alla collaborazione del Ministero e dell'Osservatorio smart road. Oggi siamo indubbiamente i leader europei, ma ci distinguiamo anche nelle competizioni internazionali, come ad Abu Dhabi, dove siamo decisamente i più forti. Siamo sicuramente campioni del mondo nelle competizioni, mentre per quanto riguarda la circolazione su strada siamo tra i leader a livello europeo e mondiale. Con orgoglio possiamo affermare di appartenere alle primissime università al mondo in questa tecnologia."

I robo-taxi sono già una realtà consolidata in diverse parti del mondo, come dimostrano le operazioni condotte a San Francisco dalla società appartenente a Google e quelle sviluppate in Cina. Recentemente, Elon Musk ha annunciato l'introduzione della robo-tesla, segnando un ulteriore passo avanti in questo settore innovativo. In Europa e in Italia, l'impegno è altrettanto forte per allinearsi a queste tendenze, mirando a un futuro prossimo basato su principi di vera sostenibilità. Sebbene il nostro approccio possa apparire più pragmatico rispetto a quello statunitense e cinese, esso affronta in modo diretto la questione essenziale: sviluppare un sistema di car-sharing che costituisca una vera e propria rivoluzione. Questa tecnologia promette di introdurre un cambiamento radicale, spostando la preferenza dall'auto privata a quella condivisa, un concetto che diventerà di uso comune entro pochi decenni. Prima del 2030, alcune città pianificheranno già l'avvio di sperimentazioni per piccole flotte, aprendo così la strada a questo cambiamento epocale. Una prossima tappa significativa si verificherà a Brescia. Come anticipato dal professor Savaresi, il prossimo 22 gennaio sarà presentato un progetto innovativo per l'implementazione su larga scala di un servizio di robo-taxi, frutto della collaborazione con A2A.

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