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L'ALLARME
16 Gennaio 2025 - 22:30
In un mondo sempre più attento alle questioni ambientali, il recente rapporto di Oxfam lancia un allarme che non può essere ignorato: l'1% più ricco della popolazione mondiale ha già consumato la sua quota annuale di CO2 nei primi 10 giorni del 2025.
Questo dato, che emerge da un'analisi dettagliata, mette in luce gli "stili di vita eccessivi" di una piccola élite che, in meno di una settimana e mezza, ha emesso in media 2,1 tonnellate di anidride carbonica per individuo.
Il cosiddetto "Pollutocrat Day", come lo ha definito Oxfam, rappresenta un traguardo allarmante che sottolinea come il collasso climatico sia guidato in modo sproporzionato dai super ricchi. Questo piccolo gruppo è responsabile di più del doppio dell'inquinamento da carbonio rispetto alla metà più povera dell'umanità. Le conseguenze di questa disparità sono devastanti, soprattutto per le comunità vulnerabili che già affrontano gli effetti più gravi del cambiamento climatico.
LE CONSEGUENZE DEL RISCALDAMENTO GLOBALE
Il 2024 è stato il primo anno a superare la soglia di 1,5°C, secondo i dati del servizio Copernicus per i cambiamenti climatici dell'UE. Questo aumento delle temperature ha portato a una serie di eventi meteorologici estremi, dalla siccità agli uragani, fino alle ondate di calore. Tali fenomeni non solo minacciano la sicurezza alimentare, ma causano anche la perdita di habitat per la fauna selvatica, la scomparsa dei ghiacciai e l'innalzamento del livello del mare. Gli incendi devastanti in California sono solo l'ultimo esempio di una crisi climatica che non conosce confini.
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