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BEVERAGE & PREMI
17 Gennaio 2025 - 10:53
Immagine di repertorio e la cover della rivista Wine Spectator (fonte: Wine Spectator 2024)
Il Tignanello e il Brunello brillano nella prestigiosa Top 100 di Wine Spectator 2024, ma anche il Barolo e il Nero d’Avola portano orgoglio al nord e al sud, confermando l’Italia al vertice della qualità enologica internazionale. La celebre rivista americana, punto di riferimento per appassionati e critici, pubblica ogni anno la sua attesissima classifica, premiando le etichette che si distinguono per eccellenza e unicità nel panorama mondiale. Al primo posto si è classificato il Viña Don Melchor Cabernet Sauvignon Puente Alto Vineyard 2021, un gioiello cileno della Maipo Valley. Nella lista, l’Italia si è distinta con ben 20 vini su 100, ribadendo la sua supremazia nel mondo del vino.
Toscana al top: eccellenze senza rivali
La Toscana si impone come regina indiscussa del vino, grazie a un territorio unico e a una tradizione secolare. Il Tignanello Antinori 2021 conquista il terzo posto nella classifica, simbolo di eccellenza e prestigio. A seguire, altre perle toscane lasciano il segno: il Chianti Classico Berardenga Riserva 2021 della Fattoria di Fèlsina (13° posto), il Brunello di Montalcino 2019 di Caprili e il Bolgheri Superiore Piastraia 2021 di Michele Satta, entrambi nella top 20.
Piemonte e Sicilia: orgoglio e qualità riconosciuti
Il Piemonte, sinonimo di eleganza e raffinatezza, non manca di rappresentanza. Il Barolo Albe 2020 di GD Vajra si piazza tra i primi dieci, mentre la Barbera d’Alba La Gemella 2022 di Giovanni Viberti è 42°. La Sicilia, invece, consolida la sua ascesa con il Nero d’Avola Sicilia Lagnusa 2022 di Feudo Montoni al 44°, dimostrando come l’isola sia ormai protagonista stabile del panorama enologico mondiale.
La cover della rivista Wine Spectator (fonte: top100.winespectator.com)
La varietà che conquista il mondo
La diversità dei vini italiani continua a essere il loro punto di forza. Altre etichette premiate includono il Saffredi 2021 della Fattoria Le Pupille (46° posto), il Santa Cristina Cabernet Sauvignon Toscana 2022 (49° posto) e il Chianti Classico Gaiole Colledilà Gran Selezione 2021 di Barone Ricasoli. Tra i bianchi spiccano il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra 2022 di Umani Ronchi e il Soave Classico Otto 2022 di Prà, confermando la straordinaria varietà del panorama vinicolo italiano.
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