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Rubrica Road to the Oscars 2025
29 Gennaio 2025 - 17:00
I musicisti che prediligono la chitarra rimarranno incollati allo schermo fino all'ultimo credito. Il film di James Mangold sulla storia dell'ascesa di Bob Dylan, "A Complete Unknown" sta già spopolando nelle sale cinematografiche italiane anche grazie alle sue 8 candidature agli Oscars, incluse quelle per Miglior Film e Miglior Regista.
LA STORIA
Il film è tratto dal libro di Elijah Wald "Dylan Goes Electric!", il quale inizia dal primo incontro con l'idolo Woody Guthrie, affetto da uno stadio ormai avanzato del morbo di Hastings, e il suo collaboratore Pete Seeger, il quale accoglie un giovane Robert Zimmerman nella sua casa e lo aiuta a diventare Bob Dylan. Il film esplora alcuni dei momenti salienti del cantautore americano tra cui l'incontro con la cantante Joan Baez (con la quale ha un via vai di romanticismo), alla relazione tempestosa con Sylvie Russo (personaggio ispirato a Suze Rotolo, fidanzata storica di Dylan) fino al Newport Folk Festival del 1965 dove ha diviso il suo fanbase a causa del sound rock n roll che ha adottato nonostante questo sia conosciuto come colui che aprì la porta per la musica folk americana.
LA MACCHIA DI FANGO LASCIATA DA BOB DYLAN
Pete Seeger (interpretato da Edward Norton, candidato per Miglior Attore Non Protagonista) racconta una parabola verso la fine della pellicola a Bob Dylan (ruolo che ha valso a Timothée Chalamet la seconda candidatura per Miglior Attore Protagonista, il più giovane nella storia degli Oscars) riguardo al liberare il messaggio della musica folk scavando per terra con dei cucchiaini e di come Dylan abbia portato una pala per liberare finalmente il genere e renderlo non più una minaccia comunista ma un lato della cultura americana contemporanea. Questo per Seeger era il sogno di una vita e Bob Dylan ha quasi realizzato quel sogno. Ma Dylan fin dall'inizio della sua carriera non si è voluto conformare a quello che i "grandi che decidono cosa sia il folk" volevano che facesse. La sua musica cresce insieme a lui e non ha paura di rivisitare dei vecchi album con toni a lui sconosciuti. È disposto a imparare e farsi insegnare. È un appello per i giovani ambiziosi di portare cambiamento di non stare in disparte e in silenzio e allo stesso tempo di aprire le proprie menti al mondo esterno più esteso.
Johnny Cash (Boyd Holbrook) in una delle sue lettere al giovane cantante scrive: "track mud on somebody's carpet", che in inglese letteralmente vuol dire "macchia il tappeto di fango di qualcun altro" ma nel film il suo significato sta proprio nel non lasciarsi dominare dai più "potenti", da coloro che decidono cos'è giusto e cos'è sbagliato, dalla società che non accetta l'evoluzione e la crescita, di quelli che vogliono che il mondo rimanga lo stesso. Un messaggio molto attuale per i giovani di oggi che costantemente si sentono dire che i loro metodi sono errati e che il cambiamento nelle loro mani porterebbero a una catastrofe. Bob Dylan è un esempio di crescita e di anticonformismo, nonostante i suoi lati negativi umani che si ritrovano spesso nelle star musicali come la mancanza d'impegno con Sylvie (Elle Fanning), la quale può solo stare a guardare la chimica tra Bob e Joan (Monica Barbaro, candidata per Miglior Attrice Non Protagonista).
Timothée Chalamet si era già affermato come un attore di serie A ma con questo ruolo ha sfidato il suo Bob Dylan interiore: la sua trasformazione nel personaggio è stata di grande dedizione, sia per il suo modo di parlare, il suo accento, vestiario e aspetto sia per la sua stessa voce da cantante. Si rimane scioccati nel sentire l'effettivo Bob Dylan durante i titoli di coda perché si pensava fosse sempre Timothée a cantare. Anche le scene dove suona (che se si pensa più attentamente è durante l'intero film, poiché non c'è una scena dove Dylan non abbia in mano una chitarra o un'armonica), sono il risultato di un lavoro fatto di lezioni continue ed intensive. L'attore di recente ha anche provato le sue capacità durante lo show newyorkese Saturday Night Live, nel quale ha attuato sia come conduttore sia come ospite artistico.
"A Complete Unknown" non è comparabile ai blockbusters che raccontano le storie dei grandi personaggi della musica americana e/o inglese visti fino ad ora, Mangold ha scritto la sceneggiatura come se fosse lo stesso Bob Dylan a raccontarla: non si perde in momenti globali, se non in quelli che hanno definito la sua persona. Questo è successo, questo è stato, e va avanti raccontando la sua vera vita che è stata resa possibile grazie al suo talento e al suo immenso amore per la musica.
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