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Maternità e Cambiamento Sociale
07 Febbraio 2025 - 20:00
Il recente rapporto del CEDAP, pubblicato sul sito del Ministero della Salute, offre uno sguardo approfondito sulle dinamiche che caratterizzano le madri in Italia nel 2023. Un dato che emerge con forza è l'aumento dell'età media delle donne che decidono di avere figli. Se nel passato l'età media era di 32,2 anni, oggi è salita a 33,2 anni. Questo trend si conferma anche per il primo figlio, con un'età media che supera i 31 anni. Ma cosa spinge le donne italiane a posticipare la maternità? La risposta sembra risiedere nella ricerca di una realizzazione personale e nella stabilità lavorativa. Infatti, il livello di scolarizzazione delle donne è direttamente proporzionale all'età in cui diventano madri.
Un altro aspetto significativo del rapporto è l'aumento delle donne che riescono a conciliare lavoro e maternità. Il 60,1% delle madri dichiara di essere impegnata in un'attività lavorativa, un dato in crescita rispetto al 58,6% del report precedente. Questo incremento è ancora più marcato tra le mamme italiane, dove la percentuale sale al 67,9%. Tuttavia, quattro donne su dieci che diventano madri non lavorano: il 23,7% è casalinga e il 14,2% è in cerca di occupazione o disoccupata. Nonostante ciò, i dati mostrano un miglioramento rispetto all'anno precedente, suggerendo una lenta ma costante evoluzione verso una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Il rapporto evidenzia anche alcune disparità tra donne italiane e straniere, soprattutto per quanto riguarda le visite prenatali. Solo l'1,8% delle donne italiane salta la visita ostetrica del primo trimestre, mentre la percentuale sale al 10,6% tra le donne straniere. Questo divario è influenzato da fattori come la scolarità e l'età della donna. Nonostante queste differenze, il 92,9% delle donne effettua almeno quattro visite ostetriche durante la gravidanza, e il 76,7% esegue più di tre ecografie.
Un tema delicato ma cruciale è quello degli aborti spontanei, che colpiscono molte donne prima di riuscire a portare a termine una gravidanza. Nel 2023, il 18,25% delle donne che sono diventate madri ha vissuto uno o due aborti spontanei, mentre l'1,36% ne ha avuti più di due. Questi dati sottolineano l'importanza di un supporto adeguato per le donne che affrontano tali esperienze.
Quando si tratta di parto, la stragrande maggioranza delle donne, il 90,1%, sceglie strutture pubbliche. I parti naturali sono prevalenti, con solo il 30,3% dei casi che richiede un taglio cesareo. Interessante è notare che il 94,84% delle madri desidera la presenza del partner durante il parto. Inoltre, il ricorso alla procreazione medicalmente assistita è aumentato del 73% negli ultimi dieci anni, con una crescita delle gravidanze avviate tramite fecondazione in vitro. Il ritratto delle madri italiane nel 2023 è complesso e sfaccettato, riflettendo una società in evoluzione che cerca di bilanciare tradizione e modernità, lavoro e famiglia, sfide e opportunità.
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