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Festa del Papà

Festa del Papà? Non per tutti: i peggiori padri del cinema e della TV

Quando il padre perfetto non è più una normalità ma un lusso

Festa del Papà? Non per tutti: i peggiori padri del cinema e della TV

Oggi, 19 marzo, è San Giuseppe, la Festa del Papà. Un'occasione per i figli di mostrare riconoscimento per le figure che li hanno cresciuti e che hanno mostrato per primi che cosa voglia dire amare ed essere amati... ma per alcuni, questa figura genitoriale non è altro che il responsabile della propria esistenza e la ragione di tante difficoltà psicologiche e sociali. 

Il cinema, la televisione e la letteratura hanno mostrato molte figure paterne che hanno incoraggiato ed ispirato i loro figli sullo schermo e i veri padri-figli spettatori, come Mufasa ne "Il Re Leone" o Phil Dunphy in "Modern Family", ma ha anche mostrato come alcuni uomini, di buono, abbiano solo dato la vita ai loro figli, e nientr'altro. Di seguito, ecco una breve lista dei padri peggiori del cinema e della televisione per coloro che in questa festa si sentono estranei e fuori posto.

DARTH VADER, STAR WARS

Uno dei personaggi più conosciuti per il titolo di peggior padre ma facciamo subito una precisazione: Darth Vader non aveva alcuna idea che (SPOILER) Luke Skywalker fosse suo figlio e quando lo viene a sapere, la sua parte malvagia e alimentata dal lato oscuro dei Sith inizia a diminuire ma nonostante questo, cerca di convincere il figlio a passare anche lui al lato oscuro, ma questo lo fa perché pensava di salvarlo dall'imperatore Sith. Alla fine si sacrifica per Luke, ma questo non toglie il danno che ha fatto a Leia, che anche se non era a coscienza del fatto che (SPOILER 2) fosse sua figlia, Vader ha comunque fatto parte di quella decisione di distruggere, con la morte nera, il pianeta di Alderaan, dove è cresciuta l'amata principessa. 

MAGNETO, MARVEL COMICS 

Erik Lehnsherr, alias Magneto, nei fumetti della Marvel, non è solo conosciuto per essere uno dei cattivi più emblematici dell'intera storia della fumettistica, ma anche per essere un padre che ha lasciato tanti traumi ai suoi figli. Erik, infatti, era il marito di Magda, ragazza gypsy con la quale era scappato da Auschwitz a seguito della rivolta dei sonderkommando (come illustrato in "The Testament of Magneto") e con la quale aveva avuto tre figli: una che è morta in un incendio e gli altri due sono nati dopo che Magda è fuggita dopo aver scoperto dei suoi poteri magnetici. Chi erano questi due gemelli? (SPOILER) Pietro e Wanda Maximoff, alias, Quicksilver e Scarlet Witch. Proprio i gemelli visti anche nella MCU interpretati rispettivamente da Aaron Taylor-Johnson (poi da Evan Peters in "Wandavision") ed Elizabeth Olsen. Ma aspettate, c'è di più.

Dopo che Magda è fuggita, Erik si era rifatto una vita e aveva avuto un'altra relazione con una donna americana questa volta, Susan, con la quale ha avuto un'altra figlia: Lorna Dane, conosciuta nei fumetti anche come Polaris, la quale ha ereditato i poteri magnetici. Solamente verso i 20 anni, Lorna ha scoperto della parentela con Magneto e nonostante quest'ultimo abbia cercato di avere un rapporto padre-figlia con Lorna, Erik compie degli errori che saranno di grande impatto sulla giovane mutante, cercando di piegarla ai suoi ideali, portandola a lottare per la sua causa invece di rispettare la sua individualità. Fortunatamente, Lorna ha il supporto del fratello e della sorella (che ad un certo punto della linea temporale fumettistica, è stato anche ritrattata la paternità del villain con i gemelli).

Partendo da sinistra: Pietro Maximoff (Quicksilver), Wanda Maximoff (Scarlet Witch), Tommy (Speed) e Billy (Wiccan) Maximoff, Erik Lehnsherr (Magneto) e Lorna Dane (Polaris); fumetto "House of M"

FRANK GALLAGHER, SHAMELESS

In una delle serie tv più pesanti della televisione, ovvero "Shameless", Frank Gallagher, patriarca della famiglia Gallagher capitanata però dalla figlia più grande Fiona, è un uomo con tantissimi problemi: è un alcolizzato che, a seguito dell'abbandono della moglie Monica e madre dei suoi figli, ha totalmente smesso di prendersi le sue responsabilità e gettarsi completamente all'alcol, lasciando all'allora giovanissima Fiona, la responsabilità di mantenere i fratelli e le sorelle. 

Frank è un esempio di quello che potrebbe essere definito come "parente parassita", ovvero quel parente che non importa quanto aiuto gli venga dato, tradirà fino alla fine la fiducia di tutti quelli che gli vogliono bene. È un alcolizzato, un bugiardo cronico e abusa sia verbalmente che fisicamente di tutti, una persona che non merita l'affetto dei suoi parenti e soprattutto, dei suoi figli che lo mantengono nonostante tutto il dolore da lui inflitto.

William H. Macy nel ruolo di Frank Gallagher in "Shameless"

HOMER SIMPSON, THE SIMPSONS

Anche se il suo personaggio è amato dal pubblico, Homer Simpson presenta dei lati che lo hanno portato a far parte di questa lista: è spesso distratto e poco presente nella vita dei suoi figli, preferendo bere birra al bar di Moe o guardare la TV piuttosto che passare del tempo con loro; il modo in cui strangola Bart quando si arrabbia, un comportamento esagerato che, pur essendo comico nel contesto della serie, sarebbe assolutamente inaccettabile nella realtà; ò pigro, goloso, irresponsabile e spesso si caccia nei guai per la sua stupidità. Nonostante le buone intenzioni, non è proprio un modello da seguire per i suoi figli.

Nonostante tutto, Homer ha anche momenti di grande affetto e dimostra di amare sinceramente la sua famiglia, rendendolo più un padre imperfetto ma umano piuttosto che un vero "cattivo genitore".

DANIEL PLAINVIEW, IL PETROLIERE

In questo film premio Oscar che ha consacrato il regista Paul Thomas Anderson e l'attore protagonista Daniel Day-Lewis tra i migliori storyteller del XXI secolo, Daniel Plainview (Day-Lewis) scopre il petrolio vicino alla città degli angeli d'America e fonda una società di trivellazione, ma in seguito alla morte di un operaio in un incidente, Daniel adotta il figlio orfano dell'uomo, H.W. ma nonostante lo abbia preso sotto la sua ala, Plainview non era affatto tagliato per fare da padre e questo per alcune ragioni:

  • Vede suo figlio come un mezzo, non come una persona, lo usa per costruire un'immagine di uomo d’affari onesto e familiare, guadagnando così la fiducia della gente mentre si arricchisce con il petrolio.
  • È freddo e distante, Daniel non mostra mai vero affetto o empatia e la loro relazione è caratterizzata da un distacco emotivo estremo
  • Abbandona H.W. quando diventa sordo, Daniel si dimostra incapace di prendersi cura di lui. Invece di aiutarlo, lo allontana brutalmente, mandandolo via con un tutore.
  • Lo rinnega nel peggiore dei modi, Daniel dice a H.W. che non è suo vero figlio e che lo ha sempre considerato solo un “bastardo in un cesto”

Daniel Day-Lewis ne "Il Petroliere"

LOU SMITH, IL PRINCIPE DI BEL-AIR

Nel 1994, va in onda un episodio de "Il Principe di Bel-Air" in cui il padre di Will, Lou, ritorna nella vita del giovane dopo 14 anni di assenza. L'uomo, chiaramente incapace di prendersi le sue responsabilità, cerca una scusa per abbandonarlo di nuovo e la scena che segue è considerata come uno dei momenti più tristi ed emozionanti della televisione. 

Con una recitazione degna di un Emmy, Will Smith si sfoga con lo zio Phil (l'unico che davvero può definirsi un padre) e gli spiega come non abbia mai avuto bisogno di lui e di come abbia promesso a se stesso di come sarebbe diventato un padre migliore di Lou e di come non gli abbia mai insegnato nulla su come amare i propri figli, concludendo il suo sfogo con un sofferto "come può non volermi?", una frase che ha spezzato i cuori a tutti gli spettatori.

Will Smith e Ben Vereen in "The Fresh Prince of Bel-Air"

JACK TORRANCE, THE SHINING DI STEPHEN KING

Jack Torrance, protagonista di Shining di Stephen King (poi interpretato dal leggendario Jack Nicholson), è considerato uno dei peggiori padri della letteratura perché incarna la figura del genitore tossico, abusivo e pericoloso, il cui amore per la sua famiglia viene distrutto dai suoi demoni interiori. Già prima degli eventi dell’Overlook Hotel, Jack ha aggredito suo figlio Danny dopo un momento di rabbia incontrollata, rompendogli un braccio. Questo episodio segna il suo fallimento come genitore e preannuncia il terrore che verrà.

Se inizialmente è un uomo fallito ma ancora redimibile, nel corso del romanzo Jack perde ogni umanità. La sua ossessione per l’hotel e il suo rancore lo portano a cacciare e cercare di uccidere suo figlio e sua moglie con un martello (nel libro) o un'ascia (nel film). Jack Torrance è il ritratto del padre che avrebbe potuto amare la sua famiglia ma sceglie di distruggerla, vittima della sua dipendenza e della sua violenza. Non è un semplice cattivo, ma un esempio tragico di come i propri demoni personali possano trasformare un padre in un mostro.

Partendo da sinistra: Shelley Duvall, Danny Lloyd e Jack Nicholson in "The Shining" di Stanley Kubrick 

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