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Italia, regina della TV: nessuno guarda più schermi di noi!

Con una media di 3 ore e 24 minuti al giorno, il nostro Paese domina il panorama internazionale. Cresce anche il numero di TV connesse: oltre 20 milioni nel 2025

Italia, regina della TV: nessuno guarda più schermi di noi!

L’Italia si conferma un unicum a livello internazionale nel consumo televisivo, con un tempo medio di visione che raggiunge le 3 ore e 24 minuti al giorno. Questo dato, il più alto tra i principali mercati del mondo, è emerso durante l’evento “Multipolarità. Televisione e streaming verso il mercato maturo”, tenutosi presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”.

Tra le informazioni più rilevanti presentate nel corso dell’evento, spicca anche la crescita delle televisioni connesse, che a inizio 2025 hanno raggiunto quota 20,7 milioni, con un incremento di 2,4 milioni rispetto all’anno precedente.

L’analisi dello scenario televisivo nazionale evidenzia una struttura resiliente e in continua evoluzione. La fusione tra la TV tradizionale e il digitale ha dato vita a uno scenario sempre più multipolare, in cui lo streaming e la misurazione della Total Audience giocano un ruolo chiave. Il lieve calo del consumo lineare (-1,2% rispetto al 2024) è stato compensato dall’aumento del consumo digitale (+6%). Complessivamente, negli ultimi tre anni, il consumo medio giornaliero in Italia si è mantenuto stabile sugli 8,8 milioni di spettatori nelle 24 ore.

La Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Barbara Floridia, ha sottolineato la necessità di un dibattito sul ruolo del servizio pubblico nell’era digitale, evidenziando il crescente utilizzo degli smartphone rispetto alle TV tradizionali. Ha inoltre posto l’accento sulla necessità di un’alfabetizzazione digitale e sulla tutela dei dati personali.

Giacomo Lasorella, Presidente di AGCOM, ha ribadito il bisogno di regolamentare il settore per garantire elevati standard di qualità dell’informazione e un equilibrio nel mercato televisivo.

Secondo il Ce.R.T.A., nel 2024 il consumo digitale ha rappresentato il 3,8% del totale TV riconosciuto, con un incremento significativo nell’utilizzo delle TV connesse. Sky, Canale 5 e Rai 2 sono tra i principali beneficiari dell’AMR incrementale digitale, con un aumento della quota di pubblico che usufruisce di contenuti in streaming. Il consumo televisivo, inoltre, si distribuisce sempre più equamente tra le generazioni, riducendo il digital divide.

Nel dettaglio, la fascia di età 18-24 anni trascorre il 41% del tempo su smart screen, mentre la fascia over 45 arriva fino al 75% di consumo su TV tradizionale. Nel 2024, gli small screen hanno registrato un tempo medio di visione pari a 2 ore e 3 minuti al giorno (+4% rispetto al 2023), mentre il consumo totale su schermo televisivo ha raggiunto le 4 ore e 19 minuti.

L’Annuario della Televisione ha evidenziato la necessità di strumenti di misurazione sempre più precisi per comprendere le dinamiche competitive del mercato e l’evoluzione dei consumi. Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente di Auditel, ha sottolineato l’importanza di garantire trasparenza e imparzialità nelle indagini di settore, mentre Marco Travaglia, Presidente UPA, ha evidenziato il bisogno di un sistema di Total Campaign, che consenta di monitorare l’efficacia della pubblicità su tutte le piattaforme.

Con l’ulteriore crescita delle TV connesse, che a inizio 2025 hanno raggiunto una reach mensile di 34 milioni di individui, il mercato televisivo italiano è destinato a proseguire nella sua trasformazione, mantenendo il primato internazionale per il tempo medio di visione giornaliero. La sfida sarà integrare al meglio i nuovi strumenti digitali senza perdere il valore della televisione tradizionale.

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