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Intelligenza artificiale
01 Aprile 2025 - 16:15
Lo Studio Ghibli ha lasciato un'impronta indelebile nell'animazione mondiale, ispirando generazioni di artisti con il suo stile unico e poetico. Tuttavia, negli ultimi giorni, la sua estetica è diventata il centro di un acceso dibattito a causa della diffusione di immagini generate dall’intelligenza artificiale. L'uso di strumenti come ChatGPT-4 e il nuovo generatore di immagini di OpenAI ha portato alla creazione di contenuti che imitano lo stile Ghibli, spesso con intenti sarcastici o meme provocatori.
Tutto è iniziato con il lancio del nuovo generatore di immagini di OpenAI, che consente agli utenti di realizzare immagini in pochi secondi. Tra le tante creazioni, molte hanno ripreso lo stile visivo dello Studio Ghibli, e alcune sono state utilizzate per fare ironia o trolling. Uno dei bersagli principali di questa ondata di contenuti AI è stato proprio il CEO di OpenAI, Sam Altman.
Altman ha risposto alla vicenda con un post ironico su X (ex Twitter), commentando come, dopo anni di lavoro sull'intelligenza artificiale per scopi innovativi, si sia ritrovato sommerso da messaggi contenenti sue caricature in stile Ghibli. Per sottolineare l'ironia della situazione, ha persino aggiornato la sua immagine del profilo con una di queste illustrazioni. Ma oltre al lato divertente, questa vicenda riaccende un dibattito più profondo: l'impatto dell'AI nel mondo dell'arte e dell'animazione.
L'uso dell'intelligenza artificiale nell'industria dell'animazione è una questione sempre più controversa, specialmente in Giappone, patria di alcuni dei più grandi studi di animazione al mondo. Da un lato, l'AI offre ai fan la possibilità di creare immagini e animazioni in pochi istanti; dall'altro, solleva preoccupazioni sul futuro degli animatori professionisti e sulla loro sicurezza lavorativa.
Un esempio lampante di questa rivoluzione è "Twins Hinahima", il primo anime interamente generato dall'intelligenza artificiale, diretto da Iizuka Naomichi. Durante il Niigata Animation Festival, il regista ha difeso la sua scelta, affermando: "L'animazione è sempre stata basata sull'imitazione. Gli animatori devono riprodurre i design dei personaggi, e i character designer devono seguire i key animators. L'AI non fa altro che accelerare questo processo".
Tuttavia, molti artisti e professionisti del settore vedono l’AI come una minaccia, temendo che possa ridurre le opportunità lavorative e svalutare il valore dell'animazione tradizionale.
Lo Studio Ghibli non si è ancora espresso ufficialmente sulla questione, ma il co-fondatore Hayao Miyazaki ha più volte dichiarato il suo disprezzo per le tecnologie che sostituiscono il lavoro umano nell’arte. In passato, Miyazaki ha criticato duramente l’uso dell’AI nell’animazione, definendolo "un insulto alla vita stessa".
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