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Recensioni cinematografiche del 2025
07 Aprile 2025 - 14:05
Ve la ricordate Pamela Anderson? L'attrice canadese che dal 1989 al 2001 aveva stregato il pubblico televisivo con "Baywatch"? Quella che è stata poi interpretata da Lily James nella miniserie "Pam & Tommy"? Ora la potete rivedere al cinema, con il nuovo film "The Last Showgirl", diretto da Gia Coppola (sì, proprio la nipote di Francis Ford Coppola) e che vede, al fianco di Anderson, Jamie Lee Curtis, Dave Bautista, Kiernan Shipka, Brenda Song e Billie Lourd.
Il film segue Shelley (Anderson), una ballerina di Le Razzle Dazzle, spettacolo di Las Vegas per cui ha lavorato da tutta la vita, che deve affrontare una notizia sconcertante: la chiusura, dopo ben 38 anni, dello spettacolo, a favore di uno più giovane e non "superato". Shelley, supportata dalle giovani colleghe Marianne (Song) e Jodie (Shipka), si trova ad affrontare in prima persona le opinioni e gli stereotipi sulle artiste della sua età, considerate non più sexy e belle da vedere e, allo stesso tempo, si trova davanti al confronto con la figlia Hannah (Lourd), la quale ha voluto rompere i rapporti con la madre perché dava più importanza alla sua carriera e non a lei.
Ho voluto vedere "The Last Showgirl" da sola, perché il mio interesse per questo film era alto: già dal trailer, ascoltando anche la bellissima canzone che Miley Cyrus aveva scritto (che vi consiglio di ascoltare, "Beautiful That Way"), ero rimasta incantata dalle prime immagini di Pamela Anderson e delle sue co-star. Un cast (quasi) tutto al femminile non più una novità, ma in ogni caso, ero molto interessata.
E lo è, è un film dalle premesse interessanti, di cui avevamo visto in "The Substance", per la questione delle donne di mezza età che vengono rimpiazzate da ragazze più giovani, perché quella era una delle premesse. Ma, rispetto a "The Substance", in cui la Elizabeth Sparkle di Demi Moore era da sola, la Shelley di Pamela Anderson era circondata da colleghe e amiche che si facevano forza a vicenda e la concorrenza non si sentiva, si sentiva un genuino senso di famiglia.
Pamela Anderson è una stella qui, così come Jamie Lee Curtis, che fa sentire la sua presenza in ogni scena in cui è (come normalmente fa). La stessa cosa posso dire di Brenda Song, Kiernan Shipka e Dave Bautista, l'unico personaggio ricorrente uomo del film, il quale ha potuto mostrare al pubblico che c'è molto di più delle sue abilità recitative e non solo usare delle armi a torso nudo dipinto e urlare (ogni riferimento a "Guardiani della Galassia" è puramente casuale).
Una frase che mi ha colpito è stata "i soldi non rendono migliore un lavoro noioso", e la dice Shelley parlando con sua figlia Hannah dopo anni in cui non si parlavano. Il contesto e una frase simile potrebbe far iniziare una conversazione su come le donne debbano prendere delle decisioni radicali che beneficiano un lato e ne distruggono un altro. Per una donna soprattutto, scegliere la carriera invece della famiglia è visto malamente, e questo perché, come viene anche detto da Shelley, non le veniva dato l'aiuto di cui necessitava per mantenere entrambi i lati della sua vita stabili. Una vita che poi viene distrutta per il semplice fatto di esistere e il solo osare di invecchiare. La scene dell'audizione mi ha particolarmente colpita, perché andava a enfatizzare questi problemi e la sentivo anche io la rabbia verso i direttori del casting che osano denigrare una carriera di quasi 4 decenni di un'artista che ha dato tutto il suo essere per il suo lavoro.
Tuttavia, è un dispiacere grande per me questo da dire, ma "The Last Showgirl" non mi ha fatto estasiare o commuovere e questo per alcuni fattori. Prima di tutto, la lunghezza: il film dura 85 minuti, che in ore è 1 ora e 25 minuti, quindi un film molto breve, forse troppo per un film da una trama quale questa, perché nel film ci sono stati dei momenti che, secondo la mia umile opinione, andavano approfonditi di più. Non meglio, ma di più, come ad esempio la tensione tra Eddie (Bautista) e Annette (Curtis) o il rapporto che Jodie (Shipka) aveva con la madre prima di venir sbattuta fuori di casa e con Shelley (il cui rapporto poteva essere molto più approfondito viste le profonde difficoltà che Shelley ha avuto con sua figlia), oppure lo stesso mondo di Le Razzle Dazzle, perché noi spettatori ne vediamo solo il dietro le quinte, non vediamo le ballerine che si allenano e ripassano le coreografie (in particolar modo con quei copricapi enormi alla carnevale di Rio), solo quando si riscaldano, truccano e vestono.
Le protagoniste di "The Last Showgirl"
Il film doveva durare di più, perché questi dettagli avrebbero significativamente arricchito il film, ma non è stato questo il caso. Ed è un dispiacere, perché le premesse facevano sperare, e anche tanto, perché i suoi temi sono importanti per la società artistica. Come l'aveva definito Pamela Anderson stessa, la pellicola "è stata la perfetta vendetta contro 'Pam & Tommy'" (ossia la miniserie che tratta del breve matrimonio con il batterista dei Motley Crue, Tommy Lee e del loro scandaloso s*x tape).
E cosa posso dire di Gia Coppola? È nel panorama cinematografico fin da bambina, la sua famiglia potrebbe essere la Royal Family di Hollywood, ma ancora non è arrivata al massimo. C'è un grande potenziale, questo non può essere messo in dubbio, se davvero l'arte è ereditaria. Quindi, il film non è brutto ma spoglio, ma almeno ha aperto ancora una volta la possibilità alle donne più mature di dimostrare che non è ancora finita per loro, anzi, è un ritorno, e nel caso di Pamela Anderson, trionfale.
Voto finale: 6/10
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