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LAVORO & SOCIETà
07 Aprile 2025 - 23:30
Immagine di repertorio
Un recente studio condotto da International Workplace Group (Iwg) rivela che il lavoro ibrido, che combina l’attività in ufficio e da remoto, ha effetti positivi sulla salute e sul benessere dei lavoratori. Secondo i dati, il 36% dei dipendenti che lavorano in modalità ibrida riduce il numero di giorni di malattia, beneficiando della flessibilità che consente loro di gestire meglio il proprio tempo e le proprie necessità.
In particolare, il 70% dei lavoratori ibridi afferma di soffrire meno di stress, mentre il 72% segnala un miglioramento nella gestione delle malattie preesistenti. Tra gli effetti positivi, inoltre, il 74% dei dipendenti sfrutta la flessibilità del lavoro per seguire regolari controlli sanitari e adottare abitudini di vita più salutari.
Iwg sottolinea che le malattie a lungo termine costano ogni anno quasi 42 miliardi di dollari a livello globale, una cifra che potrebbe raddoppiare entro la fine del decennio. Il lavoro ibrido, oltre a migliorare la qualità della vita dei dipendenti, aiuta anche a ridurre l’incidenza di malattie croniche e a favorire una forza lavoro più sana e produttiva.
La flessibilità offerta dal lavoro ibrido ha impatti positivi anche sulla gestione dello stress. Il 70% dei lavoratori segnala una riduzione di disturbi legati allo stress, come mal di testa e dolori muscolari. La possibilità di lavorare da casa o in spazi più vicini al proprio ambiente quotidiano contribuisce a un miglior equilibrio tra vita privata e professionale, riducendo così i livelli di ansia e migliorando il benessere mentale.
Oltre ai vantaggi per i dipendenti, il lavoro ibrido sembra portare anche benefici concreti alle aziende. Il 75% dei CEO intervistati afferma che la produttività dei dipendenti è aumentata grazie alla flessibilità del lavoro, mentre il 77% rileva un maggiore coinvolgimento e motivazione dei lavoratori.
In sintesi, l’adozione del modello di lavoro ibrido non solo promuove una forza lavoro più sana e meno stressata, ma si traduce anche in vantaggi economici per le imprese, preparandole meglio ad affrontare le sfide economiche dei prossimi anni.
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