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Adrien Brody compie 52 anni: l’attore che ha riscritto la storia degli Oscar

La vita e la carriera eclettica di un talento senza tempo

Adrien Brody compie 52 anni: l’attore che ha riscritto la storia degli Oscar

Oggi, 14 aprile 2025, Adrien Brody spegne 52 candeline. Attore camaleontico, magnetico, spesso fuori dagli schemi, Brody è uno di quei volti che il grande pubblico riconosce all’istante – e non solo per l’inconfondibile profilo. Nato a New York nel 1973 da padre di origini polacche e madre ungherese, entrambi ebrei, Adrien ha respirato arte fin da piccolo: il padre è professore e fotografo, mentre la madre, Sylvia Plachy, è una nota fotoreporter.

Dopo aver frequentato la Fiorello H. LaGuardia High School of Music & Art and Performing Arts (la scuola che ha ispirato il film Saranno famosi), Brody si è avvicinato al cinema, muovendosi inizialmente tra ruoli minori e produzioni indipendenti. Ma tutto cambia nel 2002, quando Roman Polanski lo sceglie per interpretare il pianista ebreo Władysław Szpilman nel film Il pianista (The Pianist).

Per quella performance straordinaria, Adrien Brody riceve l’Oscar come Miglior Attore Protagonista nel 2003, diventando – a soli 29 anni – il più giovane attore a vincere in quella categoria. Ma a far parlare non fu solo la statuetta: prima di ricevere l'Oscar dalle mani di Halle Berry, presentatrice del premio, riuscì anche a baciarla, in un gesto che oggi sarebbe visto con ben altre lenti, ma che all’epoca divenne immediatamente virale. Una scena iconica, quasi quanto il ruolo per cui era stato premiato.

Il gesto è stato poi replicato nel red carpet degli Academy Awards 2025, anno in cui Brody ha vinto nuovamente, 22 anni dopo, per il film The Brutalist in cui interpretava l'architetto ungherese ebreo fittizio László Tóth, diretto da Brady Corbet. E per quella vincita, Brody ha anche stabilito un altro record: il suo discorso di ringraziamento fu il più lungo nella storia recente degli Academy Awards (5 minuti e 36 secondi), superando di un alcuni secondi Greer Garson, il quale aveva dato un discorso negli Oscar del 1943 di 5 minuti e 30 secondi

Tra cinema d’autore e blockbuster

Brody ha saputo mantenere una carriera eclettica e mai scontata. Tra i suoi ruoli più celebri ricordiamo:

  • The Village (2004) di M. Night Shyamalan
  • King Kong (2005) di Peter Jackson
  • The Darjeeling Limited (2007) e The Grand Budapest Hotel (2014), entrambi diretti da Wes Anderson, con cui Brody ha creato un sodalizio artistico duraturo. Brody ritornerà sul grande schermo con Anderson con The Phoenician Scheme.
  • Predators (2010), dove sorprende in un ruolo action
  • Midnight in Paris (2011), in cui interpreta un memorabile Salvador Dalí

Negli ultimi anni, l’attore ha conquistato anche il piccolo schermo, apparendo in serie di grande successo come:

  • Peaky Blinders, dove veste i panni del mafioso italoamericano Luca Changretta
  • Succession, nella terza stagione, nel ruolo di un potente investitore
  • Poker Face (2023), serie crime creata da Rian Johnson, dove interpreta un brillante e ambiguo personaggio nel primo episodio

L’anima fuori dal set

Mai veramente integrato nei meccanismi hollywoodiani, Brody è noto anche per la sua passione per la pittura, la musica, la moda e la magia. Quest'ultima arte è stata per un tempo anche un lavoro per l'attore e occasionalmente mostra le sue doti alle feste tra amici, tra cui rompere una matita con un dollaro. Ha vissuto in un castello in Scozia, si è immerso fisicamente nella povertà per prepararsi al ruolo ne Il pianista (arrivando a perdere oltre 13 kg), e ha sempre scelto copioni più per istinto che per strategia.

Ma è la sua personalità a risplendere: su instagram, all'attore piace filmarsi mentre cammina per le strade delle partendo dalla sua natìa New York, incoraggiando i fan alla positività e al non arrendersi mai

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E dal lato sentimentale? Adrien dal 2020, è in una relazione con l'attrice e fashion designer Georgina Chapman (ex moglie di Harvey Weinstein), con la quale Brody condivide anche il compleanno (con 3 anni di differenza). Chapman è stata a fianco a Brody in tutte le premiazioni, fino all'Oscar, per il quale ha ricevuto un caloroso ringraziamento, sia lei che i suoi figli, avuti con Weinstein: "Condivido questo con la mia bellissima partner Georgina, che non solo ha rinvigorito la mia autostima, ma anche il mio senso di valore e i miei valori e i suoi bellissimi figli Dash and India, so che è stata una giostra, ma vi ringrazio per avermi accettato nella vostra vita e Popsy's ritorna a casa come vincitore"

Un attore fuori dal tempo

A 52 anni, Adrien Brody resta un interprete difficile da etichettare, capace di passare dal cinema d’autore ai ruoli più imprevedibili. Un attore che ha segnato una generazione con un film solo, ma che ha continuato a costruire una carriera coerente, coraggiosa e artisticamente autentica.

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