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Recensioni televisive del 2025
15 Aprile 2025 - 13:00
Quando ho saputo che "The Chosen" avrebbe debuttato due episodi della quinta stagione al cinema, non ho esitato ad andare a vederla... e non ero la sola. La sala del cinema era al 90% dei posti occupati, molto probabilmente gente di chiesa che voleva l'assaggio di questa nuova stagione, prima dell'uscita dei restanti previsti per giugno 2025 ma mi piace pensare che ci siano stati anche non credenti perché una delle ragioni per cui questa serie è così popolare è per il fatto che abbia attratto sia cristiani credenti che non.
La serie, ideata, scritta e diretta da Dallas Jenkins, presenta la storia di Gesù e dei Suoi discepoli ma oltre a esplorare gli insegnamenti del Maestro che ha cambiato per sempre il corso della storia umana, la serie va a presentarci i discepoli uno ad uno, dandoci una loro backstory, così come i personaggi minori, come il paralitico della piscina di Betzaeta o la donna dalle perdite di sangue, dando loro un nome e una storia. E non solo: anche i romani, i farisei, i sacerdoti e i gentili hanno avuto lo stesso processo, lasciando nulla al caso.
E Gesù com'è? È il Maestro della speranza e della vita eterna... con il senso dell'umorismo: fa i versi di pecora per far ridere i bambini, occupa le stanze infestate dai fantasmi e fa battute sui Suoi seguaci, a cui non piace l'uvetta (e non è l'unico). Un Gesù che ci somiglia dal lato umano. Ed è la ragione principale del successo della serie, per come il Messia venga adattato per l'audiovisivo non solo mettendo sulle labbra dell'attore (in questo caso del fantastico Jonathan Roumie) le parole degli insegnamenti di Gesù, ma dandogli ironia, complicità, umanità.
La prima puntata della quinta stagione, "L'Ultima Cena", inizia con l'ultima cena, in cui vediamo Gesù e i Suoi 11 discepoli (il numero è rilevante) e il Maestro sta dando loro tutte quelle informazioni che dovranno sapere prima del Suo terribile arresto e inevitabile morte in croce. Una scena sofferta, in cui vediamo che ormai il tempo di ridere e gioire è finito e che la morte non può più essere evitata. Da qui, si passa a dei flashback, ovvero la domenica delle palme, con l'ingresso trionfale di Gesù in sella all'asino, con Gerusalemme in festa e cantando 'Osanna'.
Si rivedono alcune vecchie conoscenze come l'ex paralitico Barnaba e l'ex cieca Shula, la donna dalle perdite di sangue guarita dall'aver toccato un solo lembo della veste di Gesù, Veronica, il fratello di Simone il Zelota nonché il paralitico della piscina di Gerusalemme, Jesse. Rivediamo anche alcuni greci convertiti, venuti dalla Decapoli per ascoltare i nuovi insegnamenti del Maestro e ovviamente non potevano mancare i discepoli e le donne che hanno accompagnato Gesù e i 12 fin dall'inizio: Maria Maddalena, Maria madre di Gesù, Eden, moglie di Pietro, Marta e Maria (sorelle di Lazzaro), Tamar e Giovanna, le uniche donne gentili seguaci di Gesù. Invece di Gaio (il centurione il cui servo è stato guarito per la fede incondizionata che aveva in Gesù) non si è visto ancora traccia ma sicuramente si vedrà, non può mancare alla settimana più importante di sempre.
L'entrata di Gesù, che richiamava l'entrata di re Davide con lo stesso canto 'Osanna', non solo ha destato emozione ma anche scalpore nei sacerdoti del Sinedrio e nei romani, tra cui il governatore Ponzio Pilato, il quale però non si vede una grandissima preoccupazione. Preoccupato però è Caifa, il Sommo sacerdote, che teme nell'incoronazione di Gesù come re da parte del popolo, che potrebbe scatenare delle rivolte e in una guerra contro Roma, una guerra che potrebbe non vincere ma conoscendo Gesù e la Sua umiltà, non avrebbe mai permesso una cosa del genere e infatti, nella seconda puntata darà spettacolo di ciò, ma andiamo con ordine.
A Gerusalemme, durante la Pesach, non entrano solo i giudei e i gentili ma anche Kafni di Capernaum, vinicoltore e padre di Ramah, una delle donne seguaci di Gesù e fidanzata di Tommaso, tragicamente morta durante la quarta stagione. Kafni entra con uomini di cittadine vicine, tutti con l'obiettivo di mandare Gesù alla morte e di 'vendicare' la morte della figlia. Ma per arrivare a questo, ci vorranno ancora un paio di giorni.
Le folle ascoltano le parole di Gesù ma Questo fin dalla Sua entrata ha come delle visioni che gli recano un profondo turbamento. Visioni di una Gerusalemme distrutta dai romani, per colpa della loro incredulità, visioni di sangue e morte sui muri, una prova che prega al Padre di toglierGli. E poi, un tuono che è come una voce che dice "l'ho glorificato e lo glorificherò ancora". Uno spavento per i presenti mentre per altri è una visione di Dio. Il tutto annotato dai discepoli Matteo, Giovanni... e un uomo incappucciato misterioso che ribecchiamo in entrambi gli episodi. Sarà l'apostolo Luca che annota per filo e per segno ogni cosa, come ha testimoniato nel vangelo da lui scritto? Chissà...
Oltre ai momenti di luce, abbiamo anche dei momenti nella notte, con Gesù che (come tutte le celebrità fanno) si copre il viso con il cappuccio per non essere riconosciuto e s'imbatte in una festa di fidanzamento, dove la gioia lo contagia e viene prontamente riconosciuto da un bambino e da tutti i presenti. Il tutto si risolve nel Maestro benedire la coppia di fidanzati e un nuovo motivo per non farsi vedere troppo in pubblico quando il sole non splende. Il primo episodio si conclude con Gesù in una stanza, che taglia le redini create dal padre Giuseppe e ne fa la maniglia di una frusta, il tutto sotto gli occhi del discepolo Giovanni, che si è già capito sarà centrale in questa stagione, esattamente come lo è diventato il suo vangelo per i cristiani oggi.
Il secondo episodio vede invece le interazioni dei discepoli con gli amici greci di Andrea, arrivati direttamente dalla Decapoli per festeggiare la Pasqua e sentire gli insegnamenti di Gesù, Pietro e le sue difficoltà nel predicare i messaggi del Messia (una scena esilarante che parla da sé) e il confronto tra Kafni e Tommaso, che dalla morte di Ramah non si è più dato pace e ha iniziato a dubitare di tutto. Si vede anche un'interessante incontro tra Tamar e un venditore di colombre, entrambi provenienti dall'Africa (Tamar dall'Etiopia, mentre il venditore dalla Libia), da cui Tamar è fuggita. L'incontro doveva essere positivo ma per Tamar è stato un ritorno a quel passato doloroso che vuole dimenticare a tutti i costi. L'episodio si culmina con una delle scene più scioccanti della serie: Gesù, con la frusta che stava creando la sera prima, nella piazza del tempio, che, dalla rabbia, inizia a prendere a frustate i venditori e a buttare giù i mercati, accusandoli (secondo le parole bibliche adattate eccellentemente) di aver 'trasformato la casa del Padre mio in un covo di ladri'. Tutto sotto gli occhi scioccati dei discepoli, delle folle, dei farisei e del Sommo sacerdote, che voleva trovare un momento in cui accusare Gesù e metterlo a morte.
L'episodio si conclude con Giuda Iscariota (interpretato dal talento emergente di Luke Dimyan) che sussurra riferendosi a Gesù "che cosa hai fatto". E finisce così l'anteprima della quinta stagione. La prima reazione dopo che lo schermo è diventato nero è stato un coro di 'no' prolungati. A nessuno piace essere lasciati col fiato sospeso ma l'obiettivo di questa anteprima era anche questo, anche se Dallas Jenkins, nei mesi antecedenti, aveva rilasciato delle clip che si vedranno nei prossimi episodi che hanno lasciato intendere che da quel momento in avanti sarà tutto in discesa.
Che cosa ne ho pensato io di questi primi due episodi? Essendo cristiana credente, la serie non poteva far altro che sorprendermi: ancora una volta, Dallas Jenkins ha dato prova che gli adattamenti fedeli da libro a serie o film sono possibili (non come quelli recenti di Hollywood) e non solo perché si trattava della Bibbia. Oltre alla dettagliatissima attenzione, Jenkins e i sceneggiatori hanno saputo, ancora una volta, dare delle ragioni ad alcune azioni o tratti della personalità dei personaggi che si trovano nelle Sacre Scritture, anche se sono guidate dall'immaginazione. Una fantasia che però è guidata a sua volta da uno spirito di discernimento e dalla comunione con i capi delle realtà religiose (cristiane cattoliche, evangeliche, ed ebree) e con Dio stesso.
Adesso possiamo vedere ed immaginare visualmente il perché Tommaso viene conosciuto come il 'dubitatore' e non perché è sempre stato così ma perché un avvenimento tragico lo ha indotto a esserlo, così come la ragione per cui Maria Maddalena e Giovanni sono gli unici, oltre alla madre di Gesù ad essere presenti alla Sua morte, dopo le interazioni che hanno avuto nei primi due episodi.
La scelta di ogni attore e attrice per ogni ruolo è stata fatta perfettamente e se mi chiedeste chi sia il mio preferito la mia risposta vi scioccherebbe. Non lo dico perché sono affascinata dai villains, ma Giuda Iscariota è uno dei personaggi meglio riusciti tra i 12 discepoli (e non solo per il bel faccino dell'attore). Nelle trasposizioni precedenti a 'The Chosen', Giuda aveva sempre questo aspetto e aria da cattivo ma nella serie, Giuda è un semplice ragazzo che vuole mettersi a servizio del regno dei cieli annunziato da Gesù, ma le modalità con cui lo voleva fare non erano quelle richieste, ovvero attraverso il bene materiale e i soldi e la sua frustrazione è palpabile. Non lo si direbbe dall'aria da bravo ragazzo ma purtroppo, nessuno è salvo dalle tentazioni a fini egoistici. E nonostante tutto, Gesù l'ha comunque preso con sé, Gli ha insegnato l'amore incondizionato e lo ha amato e questo rende la storia di Giuda tra le più tragiche e meglio riuscite nella serie.
Quindi sì, consiglio a tutti di andare a vedere la serie, disponibile gratuitamente sia su YouTube che sull'applicazione omonima, soprattutto in questa settimana santa, che ha cambiato per sempre la traiettoria dell'umanità.
Voto finale: 10/10
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