Cerca

Curiosità & Tendenze

Il Titanic: quanto costerebbero i biglietti oggi?

Dal lusso delle suite alla semplicità della terza classe: il costo del viaggio sul Titanic

Il Titanic: un viaggio tra lusso e disperazione attraverso le classi sociali

Il Titanic, il leggendario transatlantico che salpò per il suo viaggio inaugurale nel 1912, rappresenta ancora oggi un simbolo di lusso e sfarzo senza pari. Mentre il tragico destino della nave è ben documentato, il fascino per le sue opulente sistemazioni e per la vita a bordo non è mai svanito. Ma quanto costerebbe, ai giorni nostri, l'esperienza di viaggiare sul Titanic?

Per rispondere a questa domanda, bisogna considerare non solo l'inflazione nel corso degli oltre cento anni trascorsi, ma anche il valore storico e culturale che questo viaggio rappresenterebbe oggi. I biglietti, all'epoca, variavano ampiamente a seconda della classe e delle sistemazioni, con le lussuose cabine di prima classe che raggiungevano prezzi esorbitanti, mentre i più modesti biglietti di terza classe erano accessibili a un pubblico più ampio. 

TERZA CLASSE: UN VIAGGIO DI SPERANZA

Per molti, il Titanic rappresentava una possibilità di riscatto, un viaggio verso un nuovo mondo e nuove opportunità. I passeggeri di terza classe, circa 1000 al momento del viaggio, pagavano il biglietto più economico, pari a 7 sterline.

Le condizioni di viaggio erano spartane: le cabine, situate nella parte inferiore della nave vicino ai motori, potevano ospitare fino a dieci persone. Gli uomini e le donne single erano separati, mentre le famiglie trovavano sistemazione al centro della nave. Nonostante la semplicità, i passeggeri di terza classe godevano di alcuni comfort inusuali per l'epoca, come una sala comune per socializzare e suonare il pianoforte, e una sala fumatori riservata agli uomini. Tuttavia, un solo bagno serviva tutti i passeggeri di questa classe, un dettaglio che oggi appare incredibile. Il cibo, seppur semplice, era abbondante e rappresentava un miglioramento rispetto alle abitudini dell'epoca, quando chi viaggiava in terza classe doveva portarsi il cibo da casa. Zuppe, riso, biscotti, frutta e roast beef costituivano il menu, offrendo un assaggio di dignità a chi era abituato a ben poco. Oggi il viaggio costerebbe 930 euro.

SECONDA CLASSE: UN COMPROMESSO TRA COMFORT E COSTO

Salendo di categoria, i biglietti di seconda classe costavano 13 sterline. Le cabine, più confortevoli rispetto a quelle di terza classe, ospitavano da due a quattro letti, spesso a castello, e includevano lavandini e specchi, anche se i bagni rimanevano condivisi. Le lenzuola venivano cambiate quotidianamente, un lusso che sottolineava l'attenzione al dettaglio riservata ai passeggeri di questa classe. I viaggiatori di seconda classe potevano godere di passeggiate all'aperto e avevano accesso a una sala fumatori, una sala da pranzo con pianista e una biblioteca dove venivano serviti tè e caffè. Questi comfort rendevano il viaggio un'esperienza piacevole, un compromesso tra il lusso della prima classe e la semplicità della terza, il cui biglietto oggi costerebbe  circa 1700 euro.

PRIMA CLASSE: IL TRIONFO DEL LUSSO

La prima classe del Titanic era il regno del lusso sfrenato. I biglietti variavano notevolmente, con la maggior parte che costava circa 30 sterline, equivalenti a 3800 euro odierni. Tuttavia, le 39 suite più lussuose, situate ai piani alti della nave, potevano raggiungere la cifra astronomica di 870 sterline, pari a 92.000 euro attuali. Queste suite rappresentavano il massimo del comfort, con due camere da letto, due cabine armadio, un soggiorno per gli ospiti e un bagno privato.

I passeggeri di prima classe godevano di un ristorante, un salone da pranzo con orchestra e una sala dedicata alla lettura e alla scrittura. L'atmosfera era elegante e raffinata, con mobili in mogano, quercia e sicomoro. Inoltre, avevano accesso a una palestra, campi da squash, una piscina e postazioni per giocare a scacchi e backgammon sul ponte.

Nonostante il lusso, il Titanic non era al completo al momento del disastro, con spazio per altre 1100 persone. Questo dettaglio sottolinea quanto, anche nella fascia più bassa, fosse un viaggio esclusivo e costoso, riservato a pochi.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.