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Il pet food parla italiano: sano, naturale e sempre più simile alla dieta umana

Dalla formula “senza” a quella “ricco di”, fino all’orgoglio del Made in Italy: cresce l’attenzione per l’alimentazione di cani e gatti

Il pet food parla italiano: sano, naturale e sempre più simile alla dieta umana

Sempre più spesso, le ciotole di cani e gatti si riempiono di alimenti che sembrano pensati per i loro padroni: prodotti ricchi di sostanze nutritive come vitamine e proteine, privi di additivi, glutine, coloranti, zuccheri e con poche calorie. Una tendenza che riflette in pieno le mode alimentari umane, con una crescente attenzione alla qualità e all’origine dei cibi.

Lo conferma l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che analizza le principali dinamiche in atto nel mondo del petcare nella grande distribuzione. Il focus si concentra su tre filoni chiave: prodotti “free from”, quelli “rich-in” e quelli che valorizzano l’origine italiana.

Sono 1.917 i prodotti per animali domestici (tra cani e gatti) che dichiarano in etichetta l’assenza di specifici ingredienti o sostanze. Questi articoli rappresentano oltre il 50% del mercato a scaffale, generando vendite per 645 milioni di euro, in crescita del 6,8% su base annua, nonostante un calo dell’1,7% nei volumi.

Nel segmento dominano i prodotti per gatti, che costituiscono il 63% del fatturato. Le diciture più frequenti? “Senza coloranti” e “sugar free”. Il claim che registra la crescita più marcata è “grain free/low grain”, con un aumento annuo del +18,7%. Anche il “gluten free” avanza: 172 referenze generano oltre 25 milioni di euro (+10,1%).

Sul fronte opposto, quello dei prodotti che evidenziano la presenza di nutrienti benefici, si contano 1.913 referenze con un fatturato che supera i 557 milioni di euro, in crescita annua del +4,9%, seppur con una lieve contrazione nei volumi (-3,2%).

In etichetta spiccano le parole “vitamine” e “proteine”, ma le performance migliori appartengono ai prodotti che segnalano la presenza di “prebiotici” (+19,6%), quelli etichettati come “ricchi in” (+16,9%) e i prodotti con ingredienti naturali (+15,6%).

Infine, l’italianità si fa strada anche nel pet food: 523 prodotti mettono in evidenza la loro origine nazionale, generando quasi 105 milioni di euro di vendite (+10,2% annuo a valore e +3,5% a volume). Questo trend è particolarmente forte tra i prodotti per cani. Le diciture più diffuse sono “prodotto in Italia” e “made in Italy”, ma a crescere più rapidamente è il claim “100% italiano”, con un balzo del +13,6%.

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