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Cronaca

Le strade più pericolose d’Italia: ecco dove si rischia di più

Incidenti, vittime e traffico: SS16, A1 e Pontina in testa alla classifica della pericolosità.

Le strade più pericolose d’Italia: ecco dove si rischia di più

Le strade a scorrimento veloce si trasformano troppo spesso in scenari di tragedia. Ogni anno incrociando i dati forniti da Istat, Aci e Polizia di Stato emerge un quadro preoccupante che pone l’attenzione sulla sicurezza di alcuni tratti stradali cruciali.

In testa alla classifica delle strade più pericolose d’Italia figura da tempo la Strada Statale 16 Adriatica dove si registra il maggior numero di incidenti, molti dei quali con conseguenze gravi o letali. A seguire troviamo l’Autostrada A1, la “Autostrada del Sole”, che attraversa l’Italia da nord a sud. Si tratta di una delle arterie più trafficate del Paese nonché una delle più pericolose per il numero di veicoli coinvolti ogni giorno, in particolare durante le festività e i periodi estivi.

Tra le statali spicca anche la SS36 del Lago di Como e dello Spluga che collega Milano alle Alpi lambendo il Lario. Nonostante l’importanza turistica e commerciale di questo tracciato, il numero elevato di veicoli spesso su carreggiate a due corsie ne aumenta la criticità soprattutto nei fine settimana. Non meno rilevante è il dato relativo alla Strada Statale 1 Aurelia storica arteria costiera che registra ogni anno un numero significativo di sinistri complice la forte commistione tra traffico locale, turistico e pesante.

Particolare attenzione merita la SS148 Pontina, che collega Roma a Terracina. Nonostante i continui appelli per la messa in sicurezza, questo tratto continua a distinguersi per l’elevato tasso di incidenti, molti dei quali causati da sorpassi azzardati e scarsa manutenzione.

Anche nelle aree metropolitane non mancano punti critici. A Roma il Grande Raccordo Anulare è tra le infrastrutture con la più alta incidenza di sinistri. Al nord in particolare nell’area di Milano, le tangenziali Est e Nord si confermano tra le più pericolose: traffico intenso, presenza costante di mezzi pesanti e frequenti rallentamenti ne fanno un punto nero della viabilità lombarda.

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