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Salute
23 Aprile 2025 - 14:10
Sul primo pasto della giornata si è detto di tutto. C’è chi lo considera indispensabile e chi preferisce tirare avanti a caffè fino a pranzo. Ma c’è una domanda che divide ancora di più degli ingredienti: a che ora è meglio fare colazione?
Secondo un numero crescente di esperti il momento in cui si mangia al risveglio è tutt’altro che irrilevante. Il dottor Rupy Aujla, medico britannico e autore del podcast The Doctor’s Kitchen, è tra i sostenitori di una colazione tardiva possibilmente a metà mattina. “Meglio non ingozzarsi appena alzati”, suggerisce. Aspettare qualche ora consentirebbe infatti di prolungare il digiuno notturno e dare un po’ di tregua all’intestino. L’idea si inserisce nel più ampio tema del timing alimentare, secondo cui un intervallo di almeno 12 ore tra cena e colazione favorisce il consumo dei grassi anziché dei carboidrati con benefici sulla salute metabolica e sul peso. Non a caso, Aujla consiglia di iniziare la giornata reidratandosi con acqua senza toccare cibo prima delle 9 o 10 del mattino.
Un’altra motivazione arriva dal dottor Adam Collins, professore associato di nutrizione alla University of Surrey. “Appena svegli, il corpo ha già iniziato a produrre glucosio per prepararsi al risveglio: per questo non sempre abbiamo fame”, spiega. Eppure, molte colazioni tipiche inducono un picco glicemico che si traduce in un crollo di energia a metà mattina. Per evitare questi sbalzi, gli specialisti consigliano colazioni più ricche di proteine e fibre. “Le proteine, spesso trascurate, sono fondamentali anche per la longevità”, sottolinea Aujla, che propone alternative semplici ed equilibrate: due cucchiai di avena, semi di lino, chia, canapa, mela grattugiata e un tocco di proteine in polvere. Il tutto completato da acqua o latte vegetale. Quando il tempo lo consente, si passa a soluzioni più elaborate: uova strapazzate, tofu con pane integrale, shakshuka con lenticchie o avocado, oppure gli avanzi salati della cena. Salmone, patate dolci, verdure: alimenti che riflettono un’alimentazione più vicina a quella dei cacciatori-raccoglitori basata quasi esclusivamente sul salato.
Infine il grande dilemma: è obbligatorio fare colazione? La risposta per una volta è no. Saltare il primo pasto non è dannoso. Tuttavia, c’è un legame osservato tra l’abitudine a saltare la colazione e l’aumento del rischio di obesità anche se il nesso causa-effetto non è del tutto chiaro. Il compromesso migliore resta una colazione salata, proteica e posticipata. Più difficile da organizzare ma capace di sostenere l’energia per tutta la mattina.
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