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Salute
25 Aprile 2025 - 21:00
Solo dieci gocce di sangue potrebbero presto bastare per individuare, con un’accuratezza del 99%, i segnali precoci di ben dodici diversi tipi di tumore, molto prima che compaiano i sintomi. È questa la promessa del test miONCO-Dx, una nuova frontiera nella diagnosi precoce del cancro che arriva dal Regno Unito grazie alla collaborazione tra la società Xgenera e l’Università di Southampton.
Il principio su cui si basa è tanto sofisticato quanto innovativo: l’analisi dei microRNA (miRNA), minuscole molecole regolatrici che possono indicare la presenza di cellule tumorali in fase iniziale. I miRNA sono noti per la loro capacità di influenzare l’espressione genica: si legano all’RNA messaggero (mRNA) – il “corriere” delle istruzioni genetiche – interferendo con la sintesi delle proteine. Una loro disregolazione, spiegano gli esperti, può essere sia un campanello d’allarme che un fattore attivo nello sviluppo del tumore.
A rendere miONCO-Dx particolarmente avanzato è l’integrazione dell’intelligenza artificiale, che permette non solo di interpretare i dati biologici raccolti, ma anche di individuare la possibile localizzazione del tumore. Un elemento fondamentale per indirizzare tempestivamente i successivi accertamenti clinici.
I test già condotti su oltre 20.000 persone hanno restituito risultati sorprendenti: il 99% di accuratezza nel rilevare il cancro in una fase così precoce da renderlo ancora curabile con trattamenti meno invasivi e più efficaci. Tra i 12 tumori identificabili ci sono quelli ai polmoni, stomaco, esofago, prostata, fegato, pancreas, vescica, ovaie, intestino, seno, il sarcoma osseo e dei tessuti molli, oltre a un tumore cerebrale aggressivo come il glioblastoma.
Il test è ora entrato nella fase di “validazione e verifica”, sostenuta dal Dipartimento della Salute britannico con il coinvolgimento di circa 8.000 soggetti. Si tratta di un passaggio cruciale per l’adozione futura del test all’interno del Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS).
“La valutazione rappresenta un passo formale e significativo verso l’implementazione nella pratica clinica – spiegano le autorità sanitarie –. Un esame semplice, rapido e non invasivo che può rivoluzionare la diagnosi oncologica, migliorando i tassi di sopravvivenza e ottimizzando le risorse sanitarie”.
Anche il ministro della Salute britannico, Wes Streeting, ha sottolineato il valore strategico del test all’interno del piano nazionale contro il cancro: “Conosciamo il devastante impatto del cancro su pazienti e famiglie. La chiave per sopravvivere è individuarlo il prima possibile. Questo esame rappresenta uno strumento concreto per raggiungere quell’obiettivo e riportare i tassi di sopravvivenza del nostro Paese tra i migliori al mondo”.
In un’epoca in cui la medicina si muove verso la personalizzazione e la prevenzione, strumenti come miONCO-Dx potrebbero rappresentare una svolta epocale, spostando il paradigma dalla cura alla previsione. Per i pazienti, potrebbe significare diagnosi anticipate, trattamenti più efficaci, e vite salvate. Per i sistemi sanitari, un alleggerimento della pressione economica e organizzativa.
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