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Scienza
28 Aprile 2025 - 16:00
Difficoltà a dormire e risvegli faticosi sono problemi sempre più diffusi tra gli italiani: secondo gli ultimi dati ben 12 milioni di persone ne soffrono. Una situazione che non compromette solo il riposo ma anche la qualità della vita quotidiana: dormire bene aiuta a recuperare energie, a migliorare la concentrazione e ad affrontare la giornata con maggiore slancio. E tra i fattori che incidono su questo equilibrio c'è un alleato spesso sottovalutato: la luce naturale.
Il legame tra luce e qualità del sonno è stato recentemente indagato da uno studio condotto dall'Università Metropolitana di Osaka. I ricercatori si sono chiesti se l'esposizione alla luce solare prima del risveglio possa influenzare positivamente il modo in cui iniziamo la giornata. In altre parole: meglio dormire con la tapparella alzata o abbassata?
Per rispondere hanno coinvolto diciassette studenti universitari tra i 20 e i 30 anni suddividendoli in tre gruppi. Alcuni sono stati esposti alla luce naturale per 20 minuti prima della sveglia, altri hanno ricevuto luce continua dall'alba fino al momento del risveglio e un terzo gruppo ha invece dormito al buio completo. L'esperimento condotto con sistemi automatici di illuminazione e tende speciali ha previsto che ogni partecipante sperimentasse tutte e tre le condizioni per limitare l'influenza delle differenze individuali.
I risultati parlano chiaro: chi riceveva luce naturale 20 minuti prima della sveglia si sentiva più vigile e meno assonnato rispetto a chi era rimasto al buio. L’esposizione prolungata non solo non ha migliorato il risveglio ma ha aumentato la frequenza dei risvegli notturni compromettendo la qualità complessiva del sonno.
La raccomandazione degli scienziati è quindi precisa: favorire un afflusso moderato di luce naturale poco prima del risveglio magari con tende regolabili o simulatori di alba. "In futuro speriamo di approfondire come utilizzare la luce naturale per migliorare i risvegli", ha dichiarato Daisuke Matsushita, coordinatore della ricerca.
Lo studio ha inoltre confermato l’impatto negativo delle luci artificiali notturne. L'inquinamento luminoso, specie nelle aree urbane, può infatti disturbare il ritmo naturale del sonno rendendo più difficile un risveglio efficace.
Modulare la luce nella camera da letto proteggendosi dalle luci artificiali e favorendo una graduale esposizione alla luce naturale al momento giusto potrebbe rivelarsi un'arma semplice e potente per migliorare il proprio benessere. Anche con la sveglia puntata sempre alla stessa ora è possibile agire sull'ambiente per affrontare ogni giornata con energia rinnovata.
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