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Educazione
29 Aprile 2025 - 11:00
Duolingo fa sul serio con l’intelligenza artificiale. La popolare app per imparare le lingue ha annunciato una svolta radicale: diventerà una realtà “AI-first”. A dare la notizia è stato direttamente il CEO e co-fondatore Luis von Ahn, con un post su LinkedIn che ha rapidamente fatto il giro del web.
Non si tratta di un aggiornamento tecnologico qualsiasi. L’azienda americana, già premiata in passato per le sue scelte pionieristiche, ora punta tutto sull’AI come cuore pulsante del proprio modello di crescita, produzione e organizzazione interna.
La dichiarazione del CEO di Duolingo su LinkedIn (screenshot)
Von Ahn ha paragonato questa transizione a quella che nel 2012 portò Duolingo a scommettere tutto sul mobile, quando i competitor si limitavano a creare versioni ridotte dei loro siti. Una scelta che si rivelò vincente: nel 2013 Duolingo fu premiata come “iPhone App of the Year”.
Oggi, la posta in gioco è ancora più alta. “L’IA sta già cambiando il modo in cui si lavora. Non è una questione di se o quando. Sta accadendo ora”, ha dichiarato il CEO. E il cambiamento riguarda tutto: dai contenuti alla struttura aziendale.
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Il punto chiave è la produzione di contenuti didattici, da sempre uno dei colli di bottiglia per la crescita dell’azienda. “Per insegnare bene, dobbiamo creare una quantità massiccia di contenuti, e farlo manualmente non è scalabile”, spiega von Ahn.
L’AI permetterà a Duolingo di produrre in modo più veloce, preciso e su larga scala, senza sacrificare la qualità. È già in fase di sviluppo, ad esempio, la funzione Video Call, finora troppo complessa da realizzare con i mezzi tradizionali.
Ma la trasformazione non riguarda solo i prodotti. Duolingo sta ridisegnando anche il suo modello operativo, con cambiamenti che vanno ben oltre la semplice digitalizzazione dei processi. “In molti casi dovremo ricominciare da zero”, ha ammesso von Ahn.
Il piano prevede:
Von Ahn ha cercato di rassicurare i dipendenti: "Duolingo rimarrà un’azienda che tiene ai suoi collaboratori". L’obiettivo non è sostituire il lavoro umano, ma potenziarlo. “Vogliamo che le persone si concentrino su ciò che conta davvero: lavoro creativo e problemi reali, non compiti ripetitivi”.
Per accompagnare questa fase, l’azienda promette formazione, tutoraggio e strumenti per aiutare i team a integrare l’AI nel loro lavoro quotidiano.
Quello di Duolingo potrebbe non essere un caso isolato. La virata verso un approccio “AI-first” ha il potenziale per riscrivere le regole dell’educazione digitale, accelerando l’accesso alla conoscenza e aprendo nuove sfide sul fronte del lavoro e dell’etica tecnologica.
Una cosa è certa: il futuro dell’apprendimento online sta cambiando, e Duolingo ha deciso di stare in prima fila.
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