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VACANZE & SOCIETà
02 Maggio 2025 - 18:45
Immagine di repertorio
Chi l’ha detto che viaggiare è un lusso da rimandare? In un’Italia che continua a fare i conti con un’economia incerta, le vacanze non si cancellano, si finanziano. Sempre più cittadini scelgono infatti di dilazionare la spesa delle ferie, accendendo prestiti personali per garantirsi qualche giorno di relax. A certificarlo è un’analisi condotta da Facile.it e Prestiti.it, che racconta un trend in netta crescita: nei primi tre mesi dell’anno le richieste di finanziamenti per spese turistiche sono aumentate del 18% rispetto allo stesso periodo del 2024. In totale, oltre 100 milioni di euro sono stati erogati solo tra gennaio e marzo per finanziare partenze e soggiorni.
Quasi una richiesta su tre arriva da under 30. Ma più che una sorpresa, è una conferma amara. I giovani adulti italiani, spesso intrappolati in contratti a termine, partite IVA senza tutele o tirocini mal pagati, si trovano costretti a rateizzare anche le spese per una breve vacanza. L’età media di chi chiede un prestito per viaggiare si aggira intorno ai 37 anni — ben al di sotto dei 43 anni della media nazionale per i prestiti personali. È la generazione più penalizzata sul fronte del reddito, e quella che più delle altre cerca di difendere un minimo di normalità: concedersi un viaggio, anche se a costo di un debito.
La cifra media richiesta per un prestito destinato alle vacanze è di 5.719 euro. A chiedere il prestito sono soprattutto uomini (72%), che puntano a cifre più alte: 5.909 euro in media, il 13% in più rispetto alle donne. È un divario che racconta più di una differenza di destinazione: parla di disparità economiche che iniziano molto prima della prenotazione.
A rendere più accessibile il credito per queste spese considerate non essenziali è la lieve ma significativa discesa dei tassi. Il Taeg medio online per un prestito personale è sceso dal 10,5% del primo trimestre 2024 al 10,17% del 2025. Un calo che, seppur contenuto, ha avuto un impatto visibile sulle decisioni dei consumatori. In un contesto dove l’inflazione ha inciso sui bilanci familiari, la possibilità di ottenere prestiti a condizioni più favorevoli ha reso la vacanza un progetto sostenibile.
Secondo gli esperti, ci troviamo di fronte a una trasformazione nei comportamenti di consumo: il prestito personale non è più vissuto solo come un’ancora in caso di imprevisti, ma come un mezzo di gestione ordinaria delle spese. “Una vacanza – spiegano da Facile.it – può sembrare una spesa voluttuaria, ma in molti casi rappresenta un investimento nel benessere personale. Programmare il viaggio ricorrendo al credito può evitare di compromettere l’equilibrio del bilancio familiare”.
Se il trend dovesse proseguire, la vacanza finanziata potrebbe diventare la nuova normalità. Non più un’eccezione, ma una modalità strutturale di accesso a beni esperienziali, come viaggi e tempo libero. A rimetterci, forse, sarà solo la spontaneità dell’ultimo minuto: ora anche le ferie si pianificano con un piano di rientro.
Forse non è più il momento di chiedersi dove andare in vacanza, ma a quali condizioni ci possiamo ancora permettere di andarci.
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