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Xbox rincara: quanto costa oggi il futuro del gaming

Console più care, giochi in salita e accessori nel mirino, ecco cosa sta succedendo davvero dietro la nuova strategia Microsoft

Xbox rincara: quanto costa oggi il futuro del gaming

Gli appassionati di gaming dovranno prepararsi a mettere mano al portafoglio: Microsoft ha ufficializzato un aumento dei prezzi per le console Xbox Series X e Series S, che dal 1° maggio costano rispettivamente 549,99 euro e 349,99 euro, con un rincaro di 50 euro ciascuna rispetto ai prezzi precedenti. Ma la notizia non si limita alle sole console: giochi e accessori, soprattutto i nuovi che arriveranno durante le festività natalizie, saranno anch’essi oggetto di una revisione al rialzo.

La decisione di Microsoft si inserisce in una più ampia dinamica di mercato che non coinvolge solo Redmond: poche settimane prima, anche Sony aveva aumentato i prezzi delle sue PlayStation in Europa e nel Regno Unito, con un rincaro medio del 25%. Segno che l’intero comparto videoludico si trova a fare i conti con un equilibrio delicato tra costi crescenti e strategia commerciale.

Secondo la nota ufficiale diffusa da Microsoft, l’aumento è stato deciso “dopo un’attenta valutazione delle condizioni di mercato e dei costi di sviluppo”, una formula che riflette le pressioni economiche interne all’industria. Le console Xbox, infatti, vengono prodotte in Cina, principalmente negli stabilimenti della taiwanese Foxconn, e le dinamiche geopolitiche e tariffarie, come quelle imposte dall’amministrazione Trump, continuano a esercitare un’influenza sulle filiere globali.

C'è una piccola consolazione: l’aumento non è retroattivo. Chi riesce a trovare una console in stock con i vecchi prezzi non subirà variazioni, ma i nuovi lotti in vendita saranno allineati ai listini aggiornati. Allo stesso modo, anche se alcuni accessori – come le cuffie Xbox – hanno già subito rialzi in Nord America, in Europa saranno per ora esentati.

Tuttavia, nuovi giochi e accessori in uscita nel 2025 potrebbero essere soggetti a modifiche di prezzo, soprattutto in vista del periodo natalizio, quando la domanda aumenta. È una strategia che potrebbe spingere i gamer più attenti a pianificare in anticipo gli acquisti.

Il rincaro delle console non è un caso isolato. Microsoft ha già ritoccato il prezzo dell’abbonamento Microsoft 365 Family, passato da 99 a 129 euro all’anno a partire da febbraio. Una mossa che conferma la volontà dell’azienda di ricalibrare la propria offerta in un contesto economico globalizzato e instabile.

Nonostante i rincari, Microsoft ribadisce la propria missione: offrire più modi per giocare, su qualsiasi schermo, e mantenere alto il valore percepito dai giocatori. L’azienda continua a puntare sulla centralità dell’ecosistema Xbox, fatto di cloud gaming, Game Pass, e accessibilità multipiattaforma, per compensare l’impatto dei nuovi listini.

Per i giocatori europei, questo aumento segna un punto di svolta. Non si tratta solo di pagare di più per una console, ma di adattarsi a una nuova normalità dove il prezzo dell’intrattenimento videoludico è sempre più soggetto alle logiche globali di produzione e mercato. I prossimi mesi diranno se l’offerta saprà reggere le aspettative oppure se la concorrenza – tra console, PC e cloud gaming – spingerà Microsoft a riconsiderare le sue mosse.

Nel frattempo, chi stava pensando di acquistare una Xbox farebbe bene a valutare rapidamente: il futuro del gaming costa di più, e il tempo delle occasioni potrebbe essere già finito.

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