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Documenti e bollette

Documenti, ricevute, bollette: quanto tempo bisogna conservarli

Cinque anni è il termine chiave per evitare sanzioni e doppie richieste di pagamento

Documenti, ricevute, bollette: quanto tempo bisogna conservarli

Immagine di repertorio

Anche chi rispetta puntualmente scadenze e pagamenti non è al riparo da verifiche o contestazioni a distanza di anni. Per questo è fondamentale sapere quali documenti conservare e per quanto tempo.

Dichiarazione dei redditi e detrazioni fiscali

Le dichiarazioni dei redditi, comprese quelle precompilate o trasmesse tramite Caf, vanno conservate per 5 anni. Per quella di quest'anno e relativa al 2024, dunque, il termine sarà il 31 dicembre 2030. In caso di mancata presentazione, il Fisco ha invece tempo 7 anni per intervenire.

Bollette di utenze domestiche

Le bollette di luce, gas e acqua vanno archiviate per almeno 5 anni. Possono servire in caso di contestazioni di pagamento. Dopo questo termine, scatta la prescrizione. Per ritardi nella fatturazione o conguagli, si applica la prescrizione breve di 2 anni. Lo stesso vale per le bollette di telefono, internet e pay TV.

Buste paga e sanzioni stradali

È consigliabile conservare le buste paga per almeno 5 anni, soprattutto in caso di crediti verso il datore di lavoro o errori contributivi. Anche le ricevute di pagamento di multe vanno tenute per 5 anni: possono evitare richieste doppie con relative sanzioni.

Assicurazione auto

Dal 2014 l’Rc auto non è più deducibile fiscalmente. Fa eccezione la tutela infortuni del conducente, che consente una detrazione del 19%: in questi casi le ricevute vanno conservate per 5 anni.

Spese condominiali e affitti

Anche le ricevute delle spese condominiali ordinarie devono essere archiviate per 5 anni. È infine prudente conservare le ricevute di affitto per lo stesso periodo: è il termine entro il quale il locatore può contestare eventuali arretrati.

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