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Vivienne Westwood, la stilista ribelle che ha riscritto la moda

Dal punk alla couture, una carriera all'insegna della provocazione e dell’impegno civile. Ad aprile avrebbe fatto 84 anni

Vivienne Westwood, la stilista ribelle che ha riscritto la moda

La stilista Vivienne Westwood

L'8 Aprile si sarebbe celebrato l'84° compleanno della stilista britannica Vivienne Westwood, purtroppo venuta a mancare nel 2022. La fashion designer resterà per sempre legata alla nascita del punk, ma la sua parabola creativa va ben oltre. Dopo la separazione da Malcolm McLaren, ha costruito uno stile unico che unisce provocazione e rispetto per la tradizione, influenzando la moda per oltre cinquant’anni.

Nata nel 1941 nel Derbyshire, Westwood si trasferì a Londra e si formò come maestra. L’incontro con McLaren diede avvio a una rivoluzione: insieme aprirono il negozio SEX al 430 di King’s Road, proponendo abiti che sfidavano le convenzioni, con richiami a temi espliciti e all’estetica punk. Nascono i capi simbolo come i pantaloni bondage e le maglie stracciate con stampe provocatorie, indossati anche dai Sex Pistols.

Delusa dalla mercificazione del punk, Westwood guardò altrove: la collezione Pirate del 1981 aprì le porte al new romantic, ispirata al Settecento e alle pitture d’epoca. Seguì Buffalo Girls, influenzata dalla moda indigena delle Ande e dei nativi americani, che introdusse per la prima volta l’intimo come capo da mostrare. Con Punkature e Witches la stilista si affrancò da McLaren, iniziando una fase più personale.

Negli anni Ottanta, collezioni come Mini-Crini e Harris Tweed mescolarono storia e avanguardia: corsetti come abiti da sera, giacche sartoriali e gonne campana. Time Machine e Voyage to Cythera osarono ancora di più, con citazioni dal Medioevo e provocazioni visive estreme. Cut, Slash and Pull riprese i ritratti Tudor, giocando con tagli e trasparenze.

Nonostante fosse spesso ritenuta "non commerciale", Westwood ottenne riconoscimenti ufficiali: due volte Designer of the Year e, nel 1992, l’OBE. Gli anni Novanta furono segnati da reinterpretazioni storiche e nuovi successi internazionali, tra cui la celebre collezione Anglomania. Dal Duemila in poi, oltre alla moda, si dedicò a battaglie civili e ambientali. Nel 2016 cedette la direzione creativa della Gold Label al marito Andreas Kronthaler. Nel 2006 fu insignita del titolo di Dame.

Vivienne Westwood ha lasciato un’eredità fatta di abiti, idee e rivoluzioni. Sempre fedele alla sua missione: scuotere le coscienze e pensare con la propria testa.

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