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La scoperta
02 Maggio 2025 - 23:55
La calotta di magma (fonte news.unm.edu/news)
Una nuova scoperta sotto il Parco Nazionale di Yellowstone, uno dei supervulcani più pericolosi del pianeta, potrebbe offrire un barlume di speranza nel monitoraggio di uno dei fenomeni naturali più temuti. Gli scienziati hanno individuato una calotta di magma, acqua supercritica e altre sostanze volatili a 3,8 chilometri di profondità, una barriera naturale che tiene sotto controllo la pressione e il calore provenienti dal magma sotterraneo. Questo strato, che funge da “coperchio” protettivo, consente ai fluidi di passare attraverso le rocce porose e altre vie di sfogo, alimentando geyser e pozze di fango bollente – simboli iconici di Yellowstone.
La scoperta, condotta da un team di ricerca guidato dal professor Chenglong Duan della Rice University, è straordinaria non solo perché fornisce finalmente una risposta alla posizione del magma superficiale del supervulcano, ma anche perché suggerisce che Yellowstone non è imminente a un’eruzione catastrofica. Sebbene la calotta contenga sostanze volatili e materiale fuso, la sua struttura permette di espellere gas in modo costante senza generare un aumento di pressione che potrebbe portare a un’eruzione esplosiva.
Il team ha utilizzato tecniche sismiche avanzate, inclusi mini terremoti generati da un camion vibrante (vibroseis truck), per rilevare questa calotta in un ambiente estremamente difficile da monitorare. Nonostante la difficoltà nel raccogliere dati, le simulazioni hanno permesso di ottenere informazioni chiave su questo "tappo" che, come un sistema di ventilazione, permette al calore di sfogarsi in modo sicuro.
Questa scoperta potrebbe rivelarsi cruciale per la futura monitorizzazione del supervulcano. Le modifiche nella composizione di questa calotta, infatti, potrebbero diventare un segnale di avvertimento per eventuali cambiamenti nel comportamento di Yellowstone. Mentre la ricerca continua, gli scienziati sottolineano che, per ora, il sistema rimane stabile, e la calotta agisce come un freno naturale che regola i livelli di gas e magma senza minacciare un’imminente eruzione.
Yellowstone è uno dei supervulcani più temuti al mondo, insieme ai Campi Flegrei in Italia, a causa delle sue capacità distruttive. Un'eruzione potrebbe provocare un inverno vulcanico, con il rilascio di ceneri e gas che oscurerebbero il sole, causando un drastico calo delle temperature e mettendo a rischio la vita su scala globale. Gli scienziati hanno legato due grandi estinzioni di massa alle eruzioni di supervulcani: una nel Permiano-Triassico (252 milioni di anni fa) e una nel Triassico-Giurassico (200 milioni di anni fa). L'eventualità di un fenomeno simile pone i geologi in stato di allerta costante.
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