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L'unico paese spagnolo che non è rimasto al buio

Oseja de Sajambre, tra le montagne del nord, ha evitato il blackout nazionale grazie a un sistema energetico autonomo attivo da anni

L'unico paese spagnolo che non è rimasto al buio

Mentre gran parte della Spagna e del Portogallo affrontava un blackout su larga scala lunedì 28 aprile, gli abitanti di Oseja de Sajambre, un minuscolo paese incastonato tra i monti della Castilla y León, hanno continuato la loro giornata quasi come nulla fosse. Questo perché la cittadina ha da tempo messo in piedi un sistema di approvvigionamento energetico autonomo, che le consente di far fronte a emergenze come quella avvenuta lunedì.

Situato nel cuore del Parco nazionale dei Picos de Europa, Oseja de Sajambre conta poco più di 220 residenti e si trova in una zona impervia, soggetta a inverni rigidi, forti nevicate e venti intensi. Proprio l’isolamento e la difficoltà nel garantire un servizio elettrico stabile hanno spinto, già anni fa, le autorità locali a trovare soluzioni alternative. In passato, infatti, le interruzioni di corrente erano frequenti e durature.

L’area è dotata di tre piccole centrali idroelettriche. Fino a quindici anni fa, l’elettricità prodotta veniva convogliata alla rete nazionale e poi restituita al paese, con il rischio che ogni guasto o anomalia nel sistema centrale lasciasse il comune al buio. Tra il 2007 e il 2008, l’amministrazione locale ha deciso di invertire il flusso: ora le centrali sono direttamente collegate alla rete interna di Oseja, che può quindi alimentarsi in modo indipendente quando necessario.

Il passaggio alla modalità autonoma richiede l’intervento di un tecnico e circa venti minuti di tempo: durante questa finestra temporale la corrente manca, ma viene prontamente ripristinata. È quanto accaduto anche lunedì: grazie a questa procedura, il disagio è stato minimo. Gli abitanti hanno capito che stava succedendo qualcosa di anomalo solo quando hanno appreso dai media che il resto del paese era senza luce. Tuttavia, le connessioni a internet e le linee telefoniche si sono interrotte per ore, come accaduto ovunque.

Oseja de Sajambre non è l’unico esempio di comunità che ha scelto di svincolarsi dal sistema elettrico nazionale. Nella regione della Rioja, a nord del paese, piccoli nuclei abitati si affidano da tempo a fonti rinnovabili come i pannelli solari e generatori autonomi. In località come Santa Marina – una minuscola frazione di Santa Engracia del Jubera con meno di dieci residenti – la notizia del blackout è arrivata via radio, poiché l’energia era comunque disponibile.

Il blackout del 28 aprile è cominciato intorno a mezzogiorno, colpendo duramente infrastrutture di trasporto, telecomunicazioni e servizi pubblici in numerose città della penisola iberica. La corrente è tornata solo nel tardo pomeriggio. Le cause precise non sono ancora state chiarite, ma si ipotizza un coinvolgimento del complesso sistema di produzione basato su fonti rinnovabili, da cui la Spagna dipende in maniera crescente.

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