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Ambiente e biodiversità
04 Maggio 2025 - 21:33
La Genziana Lutea, conosciuta anche come Genziana Maggiore, è una pianta montana appartenente alla famiglia delle Gentianaceae, ricca di proprietà officinali. Sebbene venga utilizzata da secoli per scopi terapeutici e nella produzione di liquori tradizionali, soprattutto in Abruzzo, raccoglierla in natura oggi è vietato. Ma per quale motivo?
In Italia, la Genziana è una specie protetta. La raccolta incontrollata ha messo a rischio la sopravvivenza della pianta, tanto da renderne illegale l’estirpazione nei suoi habitat naturali. Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997 la inserisce ufficialmente tra le specie floristiche tutelate. Questo significa che la raccolta non autorizzata può portare a sanzioni amministrative severe e, nei casi peggiori, a responsabilità penali.
Per ottenere la radice di genziana, oggi è necessario avere un permesso rilasciato da autorità forestali, e solo in caso di scopi scientifici, educativi o terapeutici.
La regione Abruzzo, dove la genziana è parte integrante della cultura popolare e della tradizione enogastronomica, ha adottato già nel 1979 una legge regionale (n. 45) che vieta la raccolta della Genziana Lutea sul territorio. Questa normativa mira a proteggere la flora spontanea locale, minacciata da raccolte massicce e non sostenibili.
Il nome “Genziana” deriva da Genzio, ultimo re degli Illiri, che secondo la leggenda ne avrebbe scoperto le proprietà curative. Utilizzata anche dai Romani, viene citata da Plinio il Vecchio come efficace rimedio contro i veleni di serpente.
Oltre al suo ruolo nella produzione di liquori amari e digestivi, la genziana è nota per le sue molteplici proprietà salutistiche. Contiene gentiopicroside, un principio attivo che svolge un’azione antinfiammatoria, utile nel trattamento dell’artrite reumatoide e delle infiammazioni dei seni paranasali. I composti amari presenti nella radice favoriscono la digestione, stimolando la produzione di succhi gastrici e saliva.
La Genziana non è solo utile per lo stomaco. È impiegata anche in cosmesi per le sue qualità purificanti. Aiuta a riequilibrare la pelle grassa, riduce la presenza di punti neri e macchie cutanee, e migliora l’aspetto dell’incarnato conferendo luminosità e freschezza.
Nonostante i suoi effetti benefici, la Genziana non è adatta a tutti. È sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento, nonché per chi soffre di ulcere gastriche, iperacidità o ipertensione. Può interferire con alcuni farmaci, specialmente anticoagulanti e antiacidi. Per questo è sempre bene consultare il medico prima di iniziare a utilizzarla.
Chi vuole sfruttare i benefici di questa pianta senza danneggiare l’ambiente deve scegliere solo prodotti provenienti da coltivazioni autorizzate. Ecco alcuni consigli utili:
Certificazioni: scegli prodotti con etichetta biologica o con marchi come Slow Food, che garantiscono metodi di coltivazione sostenibili.
Etichettatura chiara: verifica la dicitura "Gentiana lutea" e accertati che la provenienza sia da coltivazioni regolamentate.
Produttori locali: prediligi aziende che rispettano le norme ambientali.
Prezzi sospetti: evita prodotti dal costo eccessivamente basso, potrebbero derivare da pratiche illegali.
Verifica online: controlla il sito web del produttore o le liste ufficiali degli enti regionali per accertarti della trasparenza.
Raccogliere la genziana selvatica è non solo illegale, ma compromette anche la salvaguardia degli ecosistemi montani. Per godere delle sue straordinarie proprietà in modo responsabile, è fondamentale affidarsi a prodotti certificati e coltivati nel rispetto della natura.
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