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07 Maggio 2025 - 05:00
Dimenticate i bancomat per comprare lingotti: in Cina spuntano come funghi gli ATM che fanno l’esatto opposto. In pochi minuti, gioielli d’oro vengono fusi, analizzati, valutati e convertiti in denaro contante, accreditato direttamente sul conto bancario del cliente. È il nuovo “ComproOro automatico”, una trovata tecnologica targata Kinghood Group, che sta conquistando i centri commerciali cinesi in un momento in cui l’oro ha toccato i 3.500 dollari l’oncia, con un +33% da inizio anno.
Nel centro commerciale Global Harbour di Shanghai, la macchina opera dalle 10 alle 22 e ha prenotazioni già piene fino a maggio. Il funzionamento è semplice: il gioiello (minimo 3 grammi, purezza oltre il 50%) viene inserito, fuso a oltre 1.000 gradi Celsius, saggiato, pesato e valutato secondo le quotazioni in tempo reale dello Shanghai Gold Exchange. Dopo una trattenuta di circa 2,15 euro per grammo, il valore netto viene accreditato entro 20-30 minuti.
LATEST: China unveils gold-to-cash ATMs that melt jewelry, verify purity, and transfer funds to bank accounts, all in just 30 minutes. pic.twitter.com/mln1cC18O3
— Cointelegraph (@Cointelegraph) April 21, 2025
L’iniziativa si è già estesa a oltre 100 città cinesi tra cui Pechino, Guangzhou, Shenzhen e Hong Kong. L’automazione, la trasparenza e la rapidità del servizio attirano soprattutto donne tra i 50 e i 70 anni, spesso pronte a monetizzare vecchi gioielli acquistati a prezzi più bassi. Ma cresce anche l’interesse tra i giovani, che ormai rappresentano oltre la metà del mercato dell’oro in Cina.
Sui social è già boom di commenti tra entusiasmo e ironia. Alcuni intravedono perfino un ritorno simbolico al gold standard, altri sognano la diffusione di questi ATM anche in India ed Europa. Il messaggio è chiaro: in un mondo sempre più dematerializzato, l’oro fisico torna protagonista — e lo fa con una nuova veste, automatica e digitale.
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