l'editoriale
Cerca
Problemi alta velocità
07 Maggio 2025 - 10:25
Ogni giorno, migliaia di viaggiatori salgono sui treni Frecciarossa e Italo sperando di lavorare, guardare un film o semplicemente mandare un’email grazie al WiFi di bordo. Ma di solito, questo non accade: connessioni lente, pagine che non si caricano, streaming bloccato. La sensazione diffusa è che "il WiFi sull’alta velocità non funzioni mai". Negli ultimi anni, la situazione è migliorata. Su alcune tratte e in certi momenti della giornata si può navigare decentemente, ma basta un viaggio in campagna o in galleria per rendersi conto che i problemi sono tutt’altro che risolti. Il motivo principale è tecnico: mantenere connessi centinaia di passeggeri su un treno che viaggia a 250 km/h è una sfida ancora complessa, anche nell’era del 5G.
Un treno si comporta come un gigantesco smartphone: sulle carrozze ci sono antenne che si connettono ai ripetitori cellulari, un potente modem centralizza il segnale e lo redistribuisce via WiFi all’interno. Finché il convoglio è fermo in stazione, tutto bene. Ma quando è in movimento, il modem deve continuare a “parlare” con ripetitori diversi che si susseguono rapidamente: un processo chiamato “handover”, che le reti mobili non sempre gestiscono alla perfezione, soprattutto in zone rurali o montuose dove la copertura è debole. In più, ogni ripetitore può supportare solo un numero limitato di connessioni contemporanee. Un treno ad alta velocità può arrivare in pochi istanti a saturarne uno.
Per migliorare la stabilità del servizio, vengono impiegati sistemi in grado di collegarsi a più reti contemporaneamente (3G, 4G, 5G) e di diversi operatori, così da compensare eventuali cali di segnale. Una delle soluzioni più avanzate è quella di Icomera, società svedese che collabora con Trenitalia, capace di gestire segnali multipli in parallelo.
Paradossalmente, molti viaggiatori riescono a navigare meglio con la rete dati del proprio smartphone che con il WiFi del treno. I telefoni moderni, infatti, hanno modem più recenti e performanti, passano direttamente dai ripetitori senza intermediari e possono ricevere una quota maggiore di banda.
Il futuro della connettività ferroviaria, però, potrebbe arrivare dallo spazio. Icomera sta sviluppando sistemi ibridi capaci di sfruttare anche i segnali satellitari, come quelli della costellazione Starlink di SpaceX. Entro la fine dell’anno dovrebbero arrivare le prime soluzioni commerciali, anche se non è ancora chiaro quali operatori ferroviari saranno i primi ad adottarle.
L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..