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Trump mette i migranti in un aereo e li spedisce in Libia

In arrivo i primi voli militari con a bordo migranti irregolari, ma la Libia è un Paese instabile e a rischio per i diritti umani

Trump mette i migranti in un aereo e li spedisce in Libia

Donald Trump

Un gruppo di migranti potrebbe presto lasciare gli Stati Uniti su un volo militare diretto in Libia. Lo riferisce il New York Times, citando fonti ufficiali dell’amministrazione statunitense. Si tratta di una mossa senza precedenti che rientra nel piano del presidente Donald Trump per intensificare le espulsioni dei migranti irregolari, anche verso Paesi terzi.

Secondo i funzionari, i trasferimenti potrebbero iniziare già questa settimana e saranno gestiti direttamente dalle forze armate statunitensi. La Libia è uno dei Paesi a cui Washington ha chiesto ufficialmente di accettare migranti espulsi da altre nazioni. Tuttavia, la destinazione solleva forti preoccupazioni: il Paese nordafricano è ancora attraversato da instabilità politica, conflitti armati e gravissime violazioni dei diritti umani, soprattutto nei confronti dei migranti.

Parallelamente, l’amministrazione Trump ha proposto un incentivo economico di 1000 dollari per ogni migrante che decida di rimpatriare volontariamente. Il denaro verrebbe erogato tramite l’applicazione CBP Home, una volta confermato l’arrivo a destinazione. Le spese di viaggio sarebbero a carico del Dipartimento della Sicurezza Nazionale, che ha già iniziato a gestire le prime prenotazioni.

Il piano rischia di scontrarsi duramente con i tribunali statunitensi. In particolare, l’ipotesi di deportare migranti in Libia – un Paese per il quale lo stesso Dipartimento di Stato ha emesso un “livello 4” di allerta per i viaggi, citando terrorismo, rapimenti e mine inesplose – potrebbe sollevare obiezioni legali e umanitarie. È noto infatti che i migranti in transito o di ritorno in Libia siano spesso detenuti in condizioni disumane, sottoposti a violenze e tortura.

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