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07 Maggio 2025 - 17:30
Pokemon (Fonte Youtube)
Immaginate che una parte del vostro cervello si accenda ogni volta che vedete Pikachu o Bulbasaur, anche se sono passati anni da quando li avete incontrati per la prima volta. Questo è esattamente ciò che ha scoperto uno studio, che ha rivelato come il mondo di Pokémon abbia lasciato una traccia indelebile nel cervello di chi ci ha giocato da piccolo, attivando specifiche aree anche in età adulta. Un fenomeno affascinante che prova quanto le passioni infantili possano plasmare il nostro cervello per tutta la vita.
Uno studio condotto dall'Università di Stanford ha svelato un'affascinante scoperta: le persone che hanno giocato a Pokémon da bambini hanno sviluppato una vera e propria "Regione Pokémon" nel cervello, che continua a attivarsi anche in età adulta quando vengono esposti ai personaggi della saga.
I ricercatori hanno coinvolto due gruppi di adulti: uno composto da coloro che avevano giocato intensamente a Pokémon durante l'infanzia, e un altro che non aveva mai avuto esperienza con il gioco. Durante una risonanza magnetica, sono stati mostrati a entrambi i gruppi centinaia di personaggi dei Pokémon.
Il risultato è stato chiaro: il gruppo di giocatori ha mostrato una reazione cerebrale significativamente più forte, con attivazione nelle stesse aree del cervello, precisamente nel solco occipito-temporale, una zona dietro le orecchie associata al riconoscimento di animali e volti.
Questa scoperta suggerisce che le esperienze e le passioni dell'infanzia possono avere un impatto duraturo sul nostro cervello, evidenziando l'importanza del legame emotivo con ciò che amiamo. Il mondo di Pokémon, infatti, ha lasciato un'impronta indelebile in milioni di persone e continua a esercitare una straordinaria influenza sulla cultura popolare.
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