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Stagioni di maggio
09 Maggio 2025 - 13:20
La primavera è spesso celebrata come la stagione della rinascita, dei fiori che sbocciano e delle giornate che si allungano. Tuttavia, molti la vivono più come una stagione di caos emotivo e meteorologico, che come un’eterna “April come she will”. In effetti, tra sole cocente e grandine improvvisa, ansia da outfit e impennate di pollini, è più facile ritrovarsi confusi che rinati.
È ormai routine: esci di casa con il trench perché ci sono 12 gradi, ti ritrovi a mezzogiorno con 25 e una sudata epocale, e quando esci dall’ufficio ti sorprende un acquazzone stile Monsoni del Sud-Est asiatico. Questi repentini salti climatici, a quanto pare, non ce li stiamo inventando: uno studio pubblicato su Nature Communications parla di "temperature whiplash", cioè bruschi scarti termici che aumentano con i cambiamenti climatici.
Chi l’ha detto che la tristezza è solo invernale? La primavera, per alcuni, è un detonatore emotivo. Secondo il National Institute of Mental Health, esiste una forma “estiva” del Disturbo Affettivo Stagionale che può provocare insonnia, irritabilità e persino crisi esistenziali davanti all’armadio estivo. La Brown University ha rilevato picchi di ansia e depressione proprio ad aprile: insomma, altro che “dolce dormire”.
Per chi soffre di allergie stagionali, la primavera non è “una festa di colori” ma più una guerra aperta con il proprio sistema immunitario. E non è solo questione di fazzoletti e occhi rossi: secondo uno studio del 2019, i livelli elevati di polline possono influenzare negativamente l’umore, accentuando ansia e sintomi depressivi. Il tutto, mentre si cerca disperatamente di sembrare interessanti a un aperitivo all’aperto.
Sopravvivere alla primavera si può, anche con un minimo di grazia. Ecco come:
Vestirsi a strati: è l’unica vera forma di democrazia climatica. Dal piumino al crop top, tutto nello stesso zaino.
Monitorare l’umore: un diario, una chiacchierata con sé stessi davanti allo specchio: tutto vale per capire se è solo il cambio di stagione o se serve un aiuto in più.
Gestire le allergie (senza finire in overdose da antistaminici):
Chiedere consiglio a un professionista: che sia un allergologo o uno psicologo, a volte basta un check per vivere meglio la stagione.
Il verdetto?
La primavera è un po’ come un film d’autore: non tutti la capiscono, ma tutti la sentono. Ed è proprio nella sua imprevedibilità che sta il suo (faticoso) fascino. In fondo, tra un colpo di vento, uno starnuto e una crisi di identità climatica, l’unica certezza è che – prima o poi – arriva l’estate. E con lei, altri drammi.
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