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Cinema
09 Maggio 2025 - 15:10
Charlie Chaplin nel film 'La Febbre dell'oro' (1925), foto Flickr
La sezione "Classics" del festival di Cannes, dedicata alla celebrazione del patrimonio cinematografico, inaugurerà l'inizio della kermesse il 13 maggio omaggiando il centenario de 'La Febbre dell'oro', l'indimenticabile film muto di Charlie Chaplin in cui il leggendario personaggio del vagabondo Charlot affronta le avversità del crudo universo dei cercatori d'oro. Il film è stato interamente restaurato in 4K grazie all'impegno della Fondazione Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata.
Tra le anteprime, verrà presentato 'Moi qui t'aimais' (Io che ti amavo), un documentario dedicato alla leggendaria coppia Simone Signoret e Yves Montand, realizzato dalla regista francese Diane Kurys, già famosa per essere stata la prima donna a inaugurare un festival di Cannes con "Un Homme amoureux" nel 1987.
Anche il regista messicano Alejandro González Iñárritu parteciperà alla manifestazione per festeggiare il 25º anniversario del suo debutto cinematografico con il capolavoro 'Amores Perros', che nel 2000 ottenne il Gran Premio alla Semaine de la Critique, mentre Quentin Tarantino, ormai una presenza consueta a Cannes dopo avervi ricevuto la Palma d'Oro nel 1994 per 'Pulp Fiction', ritorna per condurre due discussioni sui western di George Sherman. L'attore americano Shia LaBeouf, inoltre, presenterà 'Slauson Rec', incentrato sulla sua esperienza nella scuola di recitazione gratuita di Los Angeles da cui trae il nome.
Saranno inoltre proiettati importanti restauri come 'Sode' di John Woo (1992), capolavoro del cinema d'animazione di Hong Kong, 'Raggio di sole' di István Szabó (1999) e 'Merlusse' di Marcel Pagnol (1935), insieme a una proiezione speciale per il 50° anniversario di 'Qualcuno volò sul nido del cuculo'.
Riley Lynch sarà presente alla prima mondiale del documentario 'David Lynch, un enigma a Hollywood', dedicato al padre, scomparso il 16 gennaio scorso. Diretto da Stéphane Ghez, il documentario presenta Lynch come un artista di assoluta libertà creativa, la cui opera è un enigma onirico da decifrare. Suscita forti emozioni anche 'My Mom Jayne', il documentario di Mariska Hargitay dedicato alla madre, la stella Jayne Mansfield: rivale di Marilyn Monroe negli anni '50 e '60, Mansfield morì tragicamente a 34 anni in un incidente d'auto quando Mariska aveva solo tre anni. Attraverso intime interviste e materiali d’archivio inediti, il film esplora l'eredità pubblica e privata di Jayne, rivelandone la complessità e profondità.
La sezione si concluderà con un nuovissimo restauro 4K di 'Barry Lyndon' di Stanley Kubrick, presentato nel formato originale da 1.66:1, come stabilito in una lettera dell'8 dicembre 1975 dallo stesso Kubrick ai proiezionisti.
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