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Alimentazione

Svelato il segreto della golosità: la scienza mappa la struttura del recettore del gusto dolce

Potrebbe avere ripercussioni sulla gestione del desiderio di zucchero e per lo sviluppo di dolcificanti più efficaci.

Svelato il segreto della golosità: la scienza mappa la struttura del recettore del gusto dolce

Foto di repertorio

Un team di ricercatori della Columbia University ha raggiunto un importante traguardo nel campo della neuroscienza e della biochimica, mappando per la prima volta la struttura 3D del recettore del gusto dolce presente sulla nostra lingua. Questo avanzamento, che rappresenta un passo fondamentale nella comprensione di come percepiamo il sapore dolce, potrebbe avere ripercussioni significative sulle future strategie per gestire il desiderio di zucchero e per lo sviluppo di dolcificanti più efficaci.

Il recettore del gusto dolce, infatti, è cruciale nel nostro comportamento alimentare e nella nostra attrazione verso cibi zuccherati. Ogni volta che mangiamo un alimento dolce, questo recettore si attiva, inviando segnali al nostro cervello che scatenano il desiderio di ulteriori dolci. Conoscere in dettaglio come funziona questo meccanismo apre nuove possibilità non solo per migliorare l’esperienza alimentare, ma anche per controllare l'assunzione di zuccheri in modo più mirato, affrontando così una delle principali problematiche legate alla salute, come l'obesità e il diabete.

Per ottenere questa mappatura dettagliata, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica all'avanguardia chiamata criomicroscopia elettronica. Questa metodologia consente di ottenere immagini ad altissima risoluzione di molecole e recettori biologici, analizzando la struttura a livello atomico. Grazie a questa tecnologia, gli scienziati hanno potuto identificare con estrema precisione il punto esatto in cui gli zuccheri si legano al recettore del gusto dolce sulla lingua.

Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione di come percepiamo il sapore dolce, ma offre anche un potenziale strumento per intervenire a livello molecolare e influenzare il nostro comportamento alimentare. I ricercatori ora potrebbero progettare dolcificanti più efficaci che agiscono direttamente sui recettori, riproducendo la sensazione di dolcezza senza ricorrere a zuccheri tradizionali, riducendo così l'impatto negativo sulla salute.

L'importanza di questo studio va oltre il semplice desiderio di rendere più dolci i cibi. Grazie alla comprensione dettagliata del funzionamento del recettore, si potrebbero sviluppare strategie per regolare il desiderio di zucchero, riducendo il consumo di alimenti altamente zuccherati e mitigando i rischi legati a malattie metaboliche. Un altro possibile approccio potrebbe essere l’utilizzo di dolcificanti che si legano in modo mirato al recettore del gusto dolce, producendo la stessa sensazione senza l’immissione di calorie o zuccheri nocivi.

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