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In memoria
12 Maggio 2025 - 18:10
Il 12 maggio 1995, l'Italia piangeva una delle sue voci più emozionanti e straordinarie: Mia Martini. La cantante, nata Domenica Bertè, scomparve a soli 47 anni, in circostanze che ancora oggi alimentano dibattiti e speculazioni. La sua morte, ufficialmente attribuita a un'infezione, ha sollevato numerose teorie, ma ciò che è rimasto indelebile nel cuore di chi l'ha amata è la sua musica, la sua voce e la sua storia.
Mia Martini nacque il 20 settembre 1947 a Bagnara Calabra, in Calabria, in una famiglia di musicisti. Il suo vero nome era Domenica Bertè, ma scelse il nome d'arte Mia Martini ispirandosi al celebre cantante del panorama musicale internazionale. Fu anche sorella della famosa cantante Loredana Bertè, con cui condivise una carriera nel mondo della musica, ma che segnò anche la sua vita con conflitti personali e professionali. Il debutto nella musica avvenne negli anni '60, ma la sua carriera prese il volo negli anni '70, quando divenne una delle cantanti più rispettate e apprezzate in Italia. Con la sua voce profonda e ricca di emozione, si fece conoscere per la sua capacità di trasmettere il dolore e le difficoltà della vita in modo autentico e toccante.
Nel corso della sua carriera, Martini interpretò alcuni dei brani più iconici della musica italiana, tra cui "Almeno tu nell'universo", "Minuetto", "Padre davvero" e "Gli uomini non cambiano". Nonostante il grande successo, la sua vita fu segnata da numerosi ostacoli personali e professionali, tra cui l'accusa ingiusta di "portare sfortuna" che la perseguitò per molti anni, soprattutto all'interno dell'ambiente musicale. Questa leggenda infamante ebbe un impatto devastante sulla sua carriera e sulla sua vita privata.
Il 12 maggio 1995, Mia Martini venne trovata senza vita nella sua casa di Cardano al Campo, in provincia di Varese. Sebbene l’autopsia abbia stabilito che la causa della morte fosse un arresto cardiaco dovuto a una complicazione infettiva, in molti non credettero a questa versione. La cantante stava attraversando un periodo difficile a livello personale e professionale, e le circostanze della sua morte, unitamente alla solitudine che la circondava in quel periodo, hanno dato spazio a numerose teorie che parlano di suicidio o di una morte causata dalla disperazione.
In seguito alla sua morte, diversi colleghi e amici del mondo della musica hanno sottolineato quanto Mia Martini fosse una donna fragile, ma incredibilmente talentuosa. Le sue sofferenze personali, dovute anche alle accuse che la circondavano, sembravano aver avuto un impatto grave sulla sua salute mentale.
Nonostante le difficoltà, Mia Martini ha lasciato un’impronta indelebile nella musica italiana. La sua voce, inconfondibile, continua a emozionare le generazioni più giovani attraverso i suoi successi senza tempo. Ancora oggi, a distanza di tre decenni, le sue canzoni vengono ascoltate, cantate e celebrate. Artisti contemporanei la ricordano con affetto e rispetto, considerandola una delle interpreti più straordinarie del nostro panorama musicale contemporaneo.
La sua morte ha segnato una fine prematura per una delle voci più autentiche della musica italiana, ma il suo spirito continua a vivere nelle canzoni che ha regalato al pubblico. Ogni 12 maggio, anniversario della sua morte, fan e colleghi continuano a ricordarla, non solo per il suo talento, ma anche per la sua umanità.
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