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La ricerca
13 Maggio 2025 - 18:20
Un recente studio condotto da un team di ricerca dell'Università di Vienna ha svelato un'inattesa fonte di inquinamento nelle palestre: le scarpe da arrampicata. Questi strumenti, essenziali per garantire la presa durante l'attività, rilasciano particelle di gomma nell'aria, che vengono poi inalate da chi frequenta le strutture. Questo fenomeno è particolarmente rilevante nelle palestre di bouldering, una forma di arrampicata che sta guadagnando sempre più popolarità, specialmente in Europa e in Italia.
Gli scienziati hanno analizzato la qualità dell'aria in nove palestre situate in Austria, Francia, Spagna e Svizzera, scoprendo che nei locali erano presenti livelli preoccupanti di composti chimici derivati dalla gomma, i cosiddetti "RDCs", molti dei quali legati a problemi di salute. Tra i più pericolosi c'è il 6PPD, un additivo utilizzato per preservare la gomma, il cui processo di degradazione genera una sostanza tossica già implicata nella morte di salmoni nei fiumi. Un altro composto identificato è il benzotiazolo, sostanza che, secondo studi precedenti, è correlata ad un aumento del rischio di cancro alla vescica per i lavoratori a lungo termine esposti a questa sostanza.
L'inquinamento non proviene dai pannelli o dai materassi, ma dal continuo sfregamento delle suole delle scarpe sui supporti, che genera micro-particelle sospese nell'aria. Gli sportivi, nel tentativo di migliorare la presa, spesso puliscono le prese con le mani, contribuendo ulteriormente alla dispersione di queste microplastiche.
Le conseguenze per la salute non sono ancora completamente comprese, ma studi su animali e su persone ad alta esposizione suggeriscono rischi per i polmoni, infiammazioni e possibili danni agli organi. Le persone più vulnerabili sembrano essere i dipendenti delle palestre, che passano molte ore al giorno in ambienti contaminati. Le analisi indicano che la loro esposizione giornaliera può addirittura superare quella di chi vive vicino a strade ad alta intensità di traffico o a impianti industriali.
Secondo i ricercatori, è fondamentale adottare misure preventive, come migliorare la ventilazione, implementare sistemi di pulizia più efficaci e ripensare la composizione delle suole delle scarpe da arrampicata. L'obiettivo non è rinunciare all’arrampicata, ma rendere questo sport più sicuro per tutti. Con l'incremento della popolarità del bouldering, è ormai urgente affrontare seriamente il problema dell'inquinamento indoor causato dalle scarpe tecniche.
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