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13 Maggio 2025 - 21:35
Chi sperava di trasferirsi a Londra per lavorare come cameriere, addetto alle pulizie o operatore socio-sanitario, imparando l’inglese sul posto, dovrà rivedere i propri piani. Il governo britannico guidato da Keir Starmer ha annunciato una riforma destinata a cambiare profondamente il volto dell’immigrazione, rendendo l’accesso al mercato del lavoro molto più selettivo.
Con il nuovo piano, non sarà più possibile ottenere un visto lavorativo per mansioni non qualificate, a meno che non si possiedano determinati requisiti, tra cui una laurea e una conoscenza avanzata dell’inglese
L’obiettivo del governo britannico è chiaro: ridurre drasticamente il numero di lavoratori stranieri senza competenze specifiche, favorendo il reinserimento nel mercato del lavoro di quasi 9 milioni di cittadini britannici inattivi. Questa nuova normativa avrà un impatto significativo sui giovani europei, italiani compresi, che speravano di vivere un’esperienza lavorativa nel Regno Unito. Mestieri tradizionalmente accessibili agli stranieri, come il lavoro in hotel e ristoranti, diventeranno molto più difficili da ottenere.
Secondo la ministra dell’Interno Yvette Cooper, la misura consentirà di ridurre di circa 50.000 unità l’arrivo di lavoratori poco qualificati in un solo anno. Questa nuova politica è perfettamente in linea con lo spirito post-Brexit, che già imponeva ai lavoratori stranieri l’obbligo di una sponsorizzazione aziendale e un salario minimo annuo di circa 38.000 sterline per ottenere un visto. Ora il governo britannico alza ulteriormente l’asticella, introducendo anche requisiti linguistici più severi:
Sarà necessario parlare inglese fluentemente anche per i ruoli di base
I familiari a carico dovranno dimostrare una conoscenza minima della lingua
Uno dei settori che subirà il maggior impatto è quello socio-sanitario. Il governo ha deciso di bloccare il rilascio di nuovi visti per gli operatori assunti dall’estero, salvo alcune eccezioni per chi già possiede un permesso di soggiorno valido.
Questa nuova stretta sull’immigrazione rappresenta un cambiamento significativo, che risponde alle pressioni interne per una gestione più rigida dei flussi migratori. Il messaggio di Downing Street è chiaro: “Non basta più imparare l’inglese sul posto. Ora serve dimostrare di conoscerlo prima ancora di mettere piede sul suolo britannico.”
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