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Libri & Film
14 Maggio 2025 - 15:00
Voler adattare un romanzo per il grande schermo non è mai cosa facile e comporta sempre numerosi rischi, soprattutto per quanto riguarda le critiche di chi è fan della fonte originale.
Le parole immortali di Emily Brontë impresse nelle pagine di "Wuthering Heights", o "Cime Tempestose" in italiano, sono state fonte d'ispirazione per qualunque tipo di media: dal cinema alla televisione, dalla radio al palcoscenico, e chi non è mai rimasto incantato nell'ascoltare il ritornello dell'omonima canzone scritta e interpretata dalla cantante inglese Kate Bush.
Nonostante i film e gli sceneggiati televisivi abbiano riscosso un grande successo, il malcontento di chi ama le atmosfere gotiche e sovrannaturali tra le colline in tempesta dello Yorkshire tanto care alla scrittrice è sempre stato persistente, anche se in misura lieve, per via di un cast sempre "poco adatto" a rappresentare i personaggi protagonisti di una delle storie d'amore più distruttive e passionali della letteratura.
Fino ad ora.
Ma andiamo con ordine. Che cos'è "Wuthering Heights" e perché è così importante?
Pubblicato nel 1847 con lo pseudonimo Ellis Bell, è l'unico romanzo di Emily Brontë e un capolavoro del romanticismo gotico. Ambientato nelle selvagge brughiere dello Yorkshire, il libro racconta la tragica e tormentata storia d'amore tra Heathcliff, un orfano accolto dalla famiglia Earnshaw, e Catherine, la figlia del suo benefattore. La loro passione proibita, alimentata da un amore ossessivo e distruttivo, porta a una spirale di vendetta che colpisce più generazioni delle famiglie Earnshaw e Linton.
I temi principali dell'opera includono la passione come forza distruttiva, la vendetta come motore delle azioni umane, le barriere sociali che separano gli amanti e il legame inquietante tra natura selvaggia e stati emotivi. Lo stile di Brontë è potente e poetico, caratterizzato da una narrazione complessa con una struttura a cornice: la storia è raccontata da Mr. Lockwood, un inquilino di Thrushcross Grange, attraverso il racconto della governante Nelly Dean.
Il romanzo è un’opera fondamentale della letteratura, una delle più influenti e importanti al mondo, per la sua rappresentazione audace delle emozioni umane e per la sua struttura narrativa innovativa. Non è solo una storia d’amore, ma un’indagine profonda sulla natura umana, sull'ossessione e sul desiderio.
Avevo 16 anni quando lo lessi per la prima volta e ne rimasi affascinata e ammaliata, così tanto che lo finii nel giro di pochissimo tempo e, da allora, l'ho riletto più e più volte.
Scoprii poco dopo dell'esistenza del film con protagonisti Juliette Binoche e Ralph Fiennes, l'unico adattamento a rappresentare l'intero racconto. Una buona riuscita, con i toni cupi e passionali che traspaiono dalle righe del romanzo e fedele nel raccontare la storia, ma anche questo con un cast troppo "vecchio" e "poco accurato".
Se Juliette Binoche, nonostante l'aspetto molto più adulto, aveva comunque un aspetto perfetto a rappresentare la pallida e selvaggia d'animo Catherine, Ralph Fiennes non aveva un aspetto abbastanza "gitano" per essere una corretta rappresentazione del passionale e vendicativo Heathcliff, nel romanzo descritto come un ragazzo "dalla pelle scura" e molto probabilmente di origine zingara.
Locandina del film del 1992 con Juliette Binoche (Catherine Earnshaw) e Ralph Fiennes (Heathcliff)
Così, quando sono venuta a sapere che il nuovo adattamento diretto, scritto e prodotto da Emerald Fennell, regista già affermata grazie a pellicole quali "Una donna promettente" e "Saltburn" (di cui ho apprezzato particolarmente il primo e decisamente meno il secondo), ho pensato, forse con un po' troppa speranza e ingenuità, che non sarebbe andata troppo fuori dagli schemi e mi ero ripromessa di accettare qualsiasi scelta fatta dalla regista se fosse rimasta coerente con le descrizioni e i temi del romanzo.
Quanto mi sbagliavo.
Non appena ho letto che a interpretare la giovane, pallida ragazza di buona famiglia ma bramosa di libertà nel cuore, dai capelli e gli occhi scuri Catherine sarebbe stata Margot Robbie ho iniziato a tremare, ma volevo dare il beneficio del dubbio conoscendo il grande talento recitativo dell'attrice australiana.
Le prime foto diffuse durante le riprese, iniziate lo scorso gennaio e concluse ad aprile, purtroppo hanno confermato tutti i miei timori... E la mia rabbia.
Non posso non pensare che la scelta di dare il ruolo da protagonista a Robbie sia stata una mera mossa di marketing per attirare più gente al cinema sfruttando la grande popolarità e fanbase dell'attrice che ha raggiunto ancora di più le stelle dopo la sua interpretazione nel film "Barbie" di Greta Gerwig, perché altrimenti questa scelta non ha il minimo senso.
Margot Robbie è una donna fatta e finita, con un fisico matronale e bellissimo che centra molto poco con il classico aspetto dei cittadini inglesi delle brughiere del nord.
Il trucco fa miracoli, è vero, ma non penso che aiuterà in questo caso.
Alcune delle foto diffuse sul set (fonti: Vogue, Reddit)
Accanto a Robbie, a interpretare Heathcliff ci sarà Jacob Elordi, che ha già recitato sotto le direttive di Fennell in "Saltburn", quasi pronto a prendersi una pausa dal cinema prima di essere scelto per il ruolo.
Non sarei delusa da questa scelta, nonostante preferissi un attore che non fosse di origini occidentali e sembrasse di più qualcuno che una famiglia bianca inglese dell'epoca potesse disprezzare (qualcuno come Dev Patel, ad esempio), se non fosse che, per rappresentare le origini gitane del suo personaggio, la Fennell abbia deciso di affidarsi a degli stereotipi che definire invecchiati male è un eufemismo.
Dalle prime foto dell'attore sul set sembra quasi di essere sull'isola di Tortuga insieme a Jack Sparrow e la sua ciurma: Heathcliff porta un gigantesco orecchino a cerchio e un dente d'oro, degno del pirata più ricercato dalla Compagnia delle Indie Orientali.
Jacob Elordi sul set (fonte: Reddit)
E meno male che Fennell ha affermato che è sempre stata "ossessionata" dal gotico.
Insomma, non sono molto serena per quello che sarà il risultato finale.
L'ultima novità agghiacciante è la dichiarazione della direttrice del casting Kharmel Cochrane che in difesa della scelta di Robbie ed Elordi dalle lamentele sorte sui social ha affermato pubblicamente (e senza vergogna) che non è importante chi sarà a interpretare i personaggi perché "è solo un libro".
Non dirò altro, fa già ridere così.
Non resta che aspettare il 13 febbraio 2026, data prevista per l'uscita nei cinema, e vedere se sarà davvero un disastro annunciato o se saprà far ricredere chi, come me, parte già deluso.
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